25 Luglio 2023 - 11:00

De Luca: “Test d’ingresso a medicina un marchettificio”

Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha inveito contro le modalità d'ingresso ai corsi di medicina. No al numero chiuso

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I toni sono sempre quelli classici. Questa volta il bersaglio è ancora più di “alto livello” rispetto al solito: le istituzioni universitarie. Non le manda a dire il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che, a margine di un incontro con il personale dell’Asl Napoli 3 Sud, attacca a testa bassa le modalità dei test di ingresso per accedere alla Facoltà di Medicina a numero chiuso. Un attacco frontale, che prelude ad un’abolizione del numero chiuso.

Oggi l’iscrizione alle Facoltà di Medicina è diventata un marchettificio, è una porcheria. Non solo per i test, i quiz e le palle. Abbiamo ragazze e ragazzi che, per affrontare i test di accesso, vanno a fare i corsi di formazione a 5mila euro l’uno. È una vergogna. I figli della povera gente non possono più andare a Medicina, non va bene. Preferisco ingolfare la facoltà di Medicina, poi la selezione si fa sul campo. Se il ragazzo ha voglia di studiare, ha passione, allora andrà avanti. Ogni volta abbiamo una motivazione demenziale.” ha dichiarato Vincenzo De Luca.

Il governatore della Campania ha poi decretato i criteri per la selezione: “Ma come è possibile? Un povero cristo di ragazzo che viene da una famiglia di povera gente, ma dove li trova i 5mila euro per fare il corso per partecipare ai quiz? E poi ne facciamo due l’anno, ti dicono il risultato dopo sei mesi. Ma questo è un manicomio, non è un Paese civile. Preferisco fare la selezione sul merito e non sulla condizione economica dei ragazzi.

L’ex sindaco di Salerno ha poi concluso: “Avere migliaia di ragazze e di ragazzi che vanno a fare i test e non li superano sta determinando una valanga di ragazzi depressi, frustrati, in crisi perché quando vai a fare il test una volta, due volte e non lo superi, cominci ad avere problemi psicologici, senso di inferiorità e questo non è vero, non è così.