Decreto sicurezza e immigrazione, il dl viene valutato al CDM
Dopo il rinvio lo scorso giovedì, oggi il CDM discuterà l’introduzione del decreto sicurezza e immigrazione. Lo stop dei permessi di soggiorno sul tavolo
Altro round al Consiglio dei Ministri, oggi. Dopo il rinvio dello scorso giovedì, il decreto sicurezza e immigrazione voluto da Matteo Salvini dovrebbe essere discusso durante la giornata odierna. Alla base dello stop-and-go, vi sono stati dubbi di costituzionalità, il primo riguardante l’uso del decreto legge, giustificato solo da necessità e urgenza (dubbio peraltro limato), mentre il secondo riguarda i contenuti. E su quest’ultimo punto, si è ancora in alto mare.
L’aspetto più insidioso del decreto sicurezza e immigrazione è lo stop ai permessi di soggiorno per motivi umanitari sostituiti con permessi per meriti civili o cure mediche. Un punto che non è stato ancora chiarito, e che può essere osteggiato dalle Nazioni Unite. C’è poi il raddoppio da 3 a 6 mesi dei tempi di trattenimento nei Centri per i rimpatri. Saranno introdotti anche l’aumento dei reati per cui si revoca lo status di rifugiato e i progetti di integrazione sociali riservati a titolari di protezione e minori non accompagnati.
La tenuta costituzionale è fondamentale per la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. La Corte ha poi diffuso una nota in cui si legge che la Costituzione è “garanzia di legalità per tutti i detenuti, cittadini o stranieri, immigrati regolari o irregolari.”
Un messaggio alquanto chiaro.
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