27 Maggio 2019 - 10:58

Di Maio al Corriere: “Restiamo ago della bilancia di questo governo”

isis Luigi Di Maio

Di Maio dopo il silenzio stampa di questa notte, a seguito dell’esito delle europee 2019, ha finalmente parlato. In un’intervista per il Corriere ha provato a spiegare i motivi del sorpasso da parte del Pd di Zingaretti

Di Maio non esce certamente vincitore dalle Europee 2019, eppure il vice premier non si ritiene sconfitto. Il leader del M5S, doppiato dagli alleati della Lega e addirittura sorpassato dal Pd di Nicola Zingaretti, ha tirato in ballo la carta dell’astensionismo.

La bassa affluenza ci ha penalizzato, è vero, ma lo sapevamo. Quindi ora testa bassa e lavorare” ha dichiarato al Corriere della Sera senza poter nascondere un pizzico di amarezza per la delusione incassata. “Tuttavia, restiamo ago della bilancia in questo Governo”.

Una lunga strada da percorrere, quella per arrivare nuovamente in cima secondo Di Maio, quasi una maratona. “È una maratona con l’obbiettivo di tornare ad ascoltare chi ha deciso di restare a casa“. Il vice premier in riferimento agli astenuti, ha insistito sul nuovo obiettivo di restituire fiducia agli elettori che l’hanno persa.

Per dar voce a chi scoraggiato ha deciso di non recarsi alle urne, Di Maio ha promesso la messa in atto di un nuovo piano. “Abbiamo i numeri e c’è ancora tanto da fare”. Non cambierà nulla quindi per Di Maio dopo le votazioni. “Ripartiamo da oggi, siamo pronti su salario minimo e flat tax”.

E a proposito di ripartenze, Di Maio ha fatto sapere che ci saranno dei cambiamenti relativi all’organizzazione del M5S. Saranno infatti individuati dei responsabili specifici di area e un centro di coordinamento,  questo per rendere più capillare ed efficiente l’intervento nelle regioni e nei comuni.

Sono tutti segnali positivi che rivelano un Di Maio deluso, ma non sconfitto: “Non cambierà nulla, anzi ripartiamo da oggi“. Quanto ai rimpasti, non ve ne sarà nessuno, perché non avrebbe senso a detta del leader del Movimento cinque stelle per Il quale la parola chiave continua ad essere cambiamento.