14 Settembre 2017 - 13:33

Digitalizzazione, il MiSE annuncia 100 milioni di euro di finanziamenti

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L’intervento del Governo nel computo della digitalizzazione delle imprese è un impegno gravoso in termini economici, ma comunque necessario per garantire quel supporto che negli altri paesi europei rappresenta già da anni una costante

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Dunque parliamo di un passaggio fondamentale che l’Italia, seppure in ritardo, sta dimostrando di avere a cuore. I piani dei MiSE (Ministero dello Sviluppo Economico) prevedono infatti un ingente investimento pari a 100 milioni di euro, che verranno consegnati alle piccole e medie imprese dello Stivale sotto forma di voucher. Ma come potranno essere utilizzati questi voucher, e quanto conta la missione della digitalizzazione per le aziende e le PMI del nostro Paese?

Digitalizzazione PMI: il MiSE ed i voucher

Entro il 2017 il Ministero dello Sviluppo Economico lancerà una serie di bandi in alcune regioni italiane, aventi lo scopo di favorire la digitalizzazione delle piccole e medie imprese. I suddetti voucher IT avranno un importo massimo di 10.000 euro per azienda (per un totale di 100 milioni di euro) e potranno essere spesi per una serie di operazioni idonee allo scopo.

Ad esempio, parte dei soldi potrebbero essere investiti dalle piccole e medie imprese per l’allaccio ad una connessione Internet che sia performante e veloce: infatti diversi operatori, come ad esempio Vodafone, propongono delle offerte di ADSL pensate appositamente per le aziende. I voucher comprenderanno ovviamente anche altre spese votate alla digitalizzazione, come l’acquisto di hardware e di software o la spesa per le consulenze, insieme ai costi legati allo sviluppo di un e-commerce.

A cosa servono i voucher proposti dal MiSE?

Lo scopo ultimo dei voucher, come già sottolineato, è l’ingresso delle PMI nel mondo del digital: dotarsi degli elementi visti poco sopra, per un’azienda media o piccola, significa poter contare su un sistema digitale in grado di minimizzare i costi interni e di aggredire nuovi mercati, per aumentare il fatturato.

Non solo efficienza aziendale, comunque: l’impegno del MiSE prevede anche la diffusione delle modalità di smart working, possibili solo in presenza di un’infrastruttura digitale di ultima generazione, che possa consentire ai dipendenti di lavorare in parte da casa, secondo le tendenze più moderne. Infine, questi voucher da 10.000 euro previsti dal MiSE sono anche indirizzati alla formazione dei dipendenti in ambito tecnologico e ICT.

Digitalizzazione: quanto conta per le PMI?

Molti dei vantaggi portati alle PMI dalla digitalizzazione li abbiamo già accennati: in primis il risparmio economico assicurato da una struttura smart e dunque da una logistica potenziata, ma con spese molto ridotte. Inoltre, la possibilità di creare un e-commerce espande i confini dei mercati di riferimento, dando anche l’opportunità di potenziare la visibilità all’estero e dunque l’export.

Questo porta automaticamente al beneficio più importante: la conquista di quel vantaggio competitivo che, in questo momento, è totale appannaggio delle imprese estere, favorite da una digitalizzazione oramai completa da diverso tempo. Infine, investire nella digitalizzazione delle PMI consentirebbe ad alcuni comparti della nostra economia di tornare a brillare, come ad esempio l’agro-alimentare, il settore edile, il settore tessile e quello siderurgico.

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