15 Marzo 2021 - 17:19

Elezione Letta: lo Ius Soli fa discutere la Lega

ius soli PD Letta

Enrico Letta, eletto a grande maggioranza, fa discutere la Lega per una proposta. Sul tavolo politico, lo Ius Soli: Salvini si oppone

L’elezione a grande maggioranza di Enrico Letta viene accolta da grande entusiasmo, soprattutto dai pentastellati e da Liberi uguali. A storcere il naso però, la Lega di Matteo Salvini, per una proposta specifica: lo Ius Soli. Matteo Salvini proprio non ci sta, preoccupazione che condivide con Fratelli d’Italia.

Le proposte e lo ius soli

Tante le proposte sul tavolo, molte incentrate sulle donne e sui giovani, ma non solo: una riforma per il Parlamento, diritto di voi ai sedicenni, partecipazione azionaria dei lavoratori nelle imprese, una nuova legge elettorale, sfiducia costruttiva e il tanto discusso ius soli.

La preoccupazione di Salvini, poi condivisa anche da Fratelli d’Italia, sarebbe proprio sulla possibilità di cittadinanza ai nati in Italia, così commentata dal leader della Lega: “Letta e il PD vogliono rilanciare lo Ius Soli, la cittadinanza facile per gli immigrati? Se il nuovo segretario torna da Parigi e parte così, parte male. Risolviamo i mille problemi che hanno gli italiani e gli stranieri regolari in questo momento, non perdiamo tempo in cavolate.”

Favorevoli e contrari

Dello stesso parere, ma decisamente più pacato, quello di Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia al Senato: “Della relazione di Letta è molto condivisibile la logica delle coalizioni, che porta necessariamente a una legge elettorale maggioritaria. Ma voler rilanciare lo ius soli durante il Governo Draghi è a mio parere un errore.”

Più generico, invece, il parere di Silvio Berlusconi, che guarda al quadro d’insieme: “Nell’interesse del funzionamento del Governo e della vita pubblica mi auguro che Letta che riesca a dare stabilità al Partito democratico. Naturalmente le differenze di visione politica rimangono.”

D’altro avviso il Movimento 5 Stelle, particolarmente entusiasta dell’alleanza con il PD. In particolare Beppe Grillo, che su twitter già ipotizza un “futuro pacifico”, datato però, 2050.

Via libera anche da Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia Romagna, a lungo considerato una possibile alternativa a Nicola Zingaretti, che ha così commentato la neo elezione: “Un grande PD dentro un grande centrosinistra“. Favorevole anche il giudizio di Andrea Marcucci, capogruppo del PD al Senato, folgorato dal carisma di Letta e speranzoso per il futuro: “Il discorso di Enrico Letta ha conquistato tutti, per la carica di entusiasmo e di passione che ha emanato. Il nuovo segretario del PD parte con un grandissimo credito ed in un clima, come si è visto, di totale unità. Sono oggettivamente le condizioni migliori per aprire una nuova stagione di protagonismo.”

Una timida approvazione arriva anche da Matteo Renzi, di cui Letta ricorderà la disfatta, con la fine anticipata dell’esecutivo nel 2014: “Buon lavoro Letta e al PD da me e da tutta Italia Viva. Molte le cose che possiamo e dobbiamo fare insieme. Se la strada sarà di riformismo e concretezza ci riusciremo. Intanto mettiamo tutte nostre energie a sostegno di Mario Draghi e del governo per affrontare emergenza.”