31 Gennaio 2018 - 13:02

Elezioni 2018, Prodi si schiera a favore di Renzi

Romano Prodi

L’ex premier Romano Prodi, in vista delle prossime elezioni politiche, si schiera a favore di Matteo Renzi. Prodi ha attaccato le forze fuori dalla coalizione, dicendo che non lavorano per l’unità

Vincere uniti. Solo così c’è la possibilità. Almeno secondo ciò che sostiene l’ex premier Romano Prodi.

Prodi, durante un colloquio telefonico, ha ribadito che “certamente andrà a votare, che voterà per l’affermazione del centrosinistra e che le forze fuori dalla coalizione non stanno lavorando per l’unità.

Diverse le reazioni nel centrosinistra, a cominciare da Lorenzo Guerini, già vicesegretario del Partito Democratico: “Il Partito Democratico è impegnato a costruire una coalizione forte e credibile in grado di rispondere all’avanzata delle destre e delle forze estremiste. Accogliamo con piacere le parole di Romano Prodi, che riconoscono la validità del lavoro fatto in direzione di un’azione unitaria. Per noi l’avversario è alla nostra destra e l’obiettivo è dare seguito ai risultati raggiunti dai governi del PD. Speriamo le sue parole siano di stimolo per tutti.

Di tutt’altra opinione è invece Roberto Speranza, ex parlamentare del Partito Democratico, ora in corsa con Liberi E Uguali: “Togliere l’articolo 18, fare la riforma della scuola contro insegnanti e studenti, mettere otto volte la fiducia su una pessima legge elettorale. Questo, non altro, ha rotto il centrosinistra. È forse di centrosinistra candidare al Parlamento Casini, Lorenzin e Viceconte? A me sembra solo che si prepari il patto Renzi-Berlusconi.

A Speranza ha fatto eco anche Pietro Grasso, leader di Liberi E Uguali: “È sotto gli occhi di tutti che il centrosinistra non si è potuto ricomporre per volontà di Renzi. La composizione delle liste e le otto fiducie sulle legge elettorale sono segnali inconfutabili della volontà del PD e di Renzi di fare altro. Prodi ritiene la finta coalizione che ha messo in piedi Renzi, che lo costringerà a votare Casini a Bologna anziché Errani, un centrosinistra unito? Noi in quel tipo di coalizione non ci possiamo stare.

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