Eligia Ardita, il marito confessa dopo 8 mesi
Il caso della morte di Eligia Ardita ha una svolta. Il marito confessa di averla uccisa, e dopo mesi di bugie, sembra essere più chiaro il movente
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All’ottavo mese di gravidanza, Eligia Ardita muore il 19 gennaio dopo una cena con la sua famiglia. A Siracusa appare come un caso di malasanità, da cui il marito 40enne, Christian Leonardi, denuncia il ritardo dei soccorsi, avendo causato la morte sia della donna che del bambino.
Il marito è crollato ieri, durante l’interrogatorio del Procuratore aggiunto Fabio Scavone, dopo 8 mesi di continue bugie sulla ricostruzione, e testimonianza, di quella sera.
Quella sera Christian, dopo la cena con i genitori di Eligia Ardita, avrebbe voluto uscire e raggiungere i suoi amici. Una lite però tra i coniugi – da quanto raccontano anche i vicini avendo sentito le urla e non essendosi allertati perché era nella abitudini della coppia -, in cui Eligia chiedeva espressamente di non allontanarsi da casa.
L’uomo la colpisce alla testa e le provoca il soffocamento tappandole la bocca. La trascina sul letto, elimina le tracce della violenza e chiama i soccorsi.
Eppure molti elementi non restano chiari, come dichiara il Procuratore, dopo i sopralluoghi dei Ris di Messina nell’appartamento, accertandone la colluttazione: “Crediamo che l’elemento determinante sia stato il sopralluogo del Ris di Messina nell’appartamento, con l’acquisizione di tracce che lasciavano ipotizzare una colluttazione, smentendo la tesi dell’incidente. A lungo Leonardi ha interpretato la parte dell’uomo disperato che aveva perso moglie e figlia e chiedeva giustizia. Se nulla trapelava era anche per l’abilità del fermato“. Una coppia normale, che attendeva di completare il quadro familiare ma, da quanto avvertito dagli Investigatori e dalla testimonianze, viveva con agitazione i problemi economici.
Christian Leonardi è infatti disoccupato, come 8 mesi fa, quando l’infermiera Eligia Ardita perde la vita.
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