Eliška Junková: Google celebra la “Regina del volante”
Google celebra Eliška Junková. Il doodle di oggi è dedicato ad una donna pioniera nel mondo dei motori. La donna è stata infatti la prima in assoluto ad aver vinto un Gran Premio
Eliška Junkovám è la protagonista del doodle di oggi 16 novembre 2020. Google celebra infatti una donna che è leggenda per la storia dei motori, una pioniera indiscussa, poiché è in assoluto la prima ad aver corso e vinto un Gran Premio.
Come mai proprio oggi 16 novembre? Il motivo è un anniversario. Oggi ricorre il 120° compleanno della pilota automobilistica cecoslovacca. Eliška Junková ha gareggiato negli anni ’20 con i migliori piloti d’Europa e nel 1927 ha portato a casa il Gran Premio. Questo evento le ha inoltre regalato l’appellativo di “Regina del volante”.
Eliška Junková nasce il 16 Novembre 1900 nella città di Olomouc (oggi parte della Repubblica Ceca). Si appassiona presto ai motori, grazie alla cultura che le trasmette nel corso della sua adolescenza, il fidanzato Vincenc “Čeněk” Junek. I due tra una corsa automobilistica e l’altra si innamorano e convolano a nozze.
Junková è titolare di un altro primato. E’ lei la prima donna aver conseguito la patente di Guida in Cecoslovacchia, dopo aver seguito lezioni di guida a Praga. Il primo approccio al mondo dei motori lo avrà poi in qualità di meccanico e copilota di suo marito, la predisposizione della donna le farà presto impugnare il volante.
Un altro celebre nome è legato alla figura di questa donna rivoluzionaria, si tratta di Ettore Bugatti. La pilota vanta infatti un’amicizia personale con il fondatore dell’omonima casa automobilistica. Eliška Junková è nota inoltre per avere guidato la sua Bugatti in giro per l’Europa.
Si ritira dalle scene d uno esatto dal Gran Premio, ma le sue gesta vengono impresse in un’autobiografia “My Memory is Bugatti”. E non solo, il compositore ceco Jaroslav Ježek le ha dedicato il pezzo jazz Bugatti Step. Come riconoscimento per essere stata una donna intraprendente e visionaria. Un pezzo da novanta e una mosca bianca all’interno di un settore allora estremamente maschilista.
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