Ennio Morricone: commuove il necrologio scritto dal maestro
Ennio Morricone lascia un ricordo solenne e al contempo commovente attraverso la stesura di un necrologio, scritto di suo pugno. Desidera funerali privati perché “non voleva disturbare”
Il maestro Morricone si è spento all’età di 91 anni. Il compositore lascia in eredità alla cultura del nostro paese, una lunghissima carrellata di successi, impreziosita da importanti collaborazioni con Sergio Leone e Giuseppe Tornatore. Nel 2007 l’Oscar alla carriera e nel 2016 la statuetta per ‘The Hateful Eight’ di Tarantino. Ennio Morricone non c’è più, il maestro è venuto a mancare a seguito delle complicazioni insorte dopo una caduta. Nemmeno il tempo di assorbire la notizia ed ecco spuntare una sorpresa, un necrologio scritto di suo pugno, affidato alle mani del suo avvocato.
“Non voglio disturbare” è la formula riassuntiva di un testo che celebra un personaggio di altissimo spessore sia culturale che umano. In questa espressione infatti, è raccolta la sua volontà di ricevere funerali in forma privata, così da non suscitare troppo clamore mediatico.
“A mia moglie Maria il più doloroso addio”. Ennio Morricone lo sottolinea in un composto e struggente necrologio che si è voluto scrivere da solo in prima persona e che martedì verrà pubblicato su tutti i quotidiani.
Il testo
“Io ENNIO MORRICONE sono morto.
Lo annuncio così a tutti gli amici che mi sono stati sempre vicino e anche a quelli un po’ lontani che saluto con grande affetto. Impossibile nominarli tutti. Ma un ricordo particolare è per Peppuccio e Roberta, amici fraterni molto presenti in questi ultimi anni della nostra vita. C’è una sola ragione che mi spinge a salutare tutti così e ad avere un funerale in forma privata: non voglio disturbare.
Saluto con tanto affetto Ines, Laura, Sara, Enzo e Norbert, per aver condiviso con me e la mia famiglia gran parte della mia vita.
Voglio ricordare con amore le mie sorelle Adriana, Maria, Franca e i loro cari e far sapere loro quanto gli ho voluto bene. Un saluto pieno, intenso e profondo ai miei figli Marco, Alessandra, Andrea, Giovanni, mia nuora Monica, e ai miei nipoti Francesca , Valentina, Francesco e Luca. Spero che comprendano quanto li ho amati.
Per ultima Maria (ma non ultima) . A lei rinnovo l’amore straordinario che ci ha tenuto insieme e che mi dispiace abbandonare. A Lei il più doloroso addio”.
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