17 Ottobre 2016 - 11:55

Equitalia, addio all’Agenzia di riscossione, approvato il decreto

Addio definitivo ad Equitalia. Il decreto, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso fine settimana, insieme alla legge di Bilancio, infatti, ha decretato la fine dell’agenzia di recupero crediti.

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A difendere a tutto campo la scelta del Governo Renzi è stato il viceministro dell’Economia, Enrico Zanetti, che ha sottolineato che tale decisione non deve essere, però, intesa come un condono. Nella pratica, Equitalia sarà accorpata all’Agenzia delle Entrate e, riguardo le cartelle dei cittadini che vantano debiti verso il Fisco, ci sarà una sanatoria da oltre quattro miliardi. Il viceministro ha aggiunto che le imposte saranno comunque pagate per intero, senza “sconto o forfetizzazione”, ma saranno azzerate sanzioni e interessi di mora.Equitalia

Questa scelta nasce dall’esigenza di aiutare milioni di italiani ad uscire dalla spirale debitoria che ha, di fatto, contribuito a determinare la crisi economica in cui versa il Paese da almeno un decennio. L’azzeramento delle sanzioni e degli interessi di mora, infatti, dovrebbe consentire un accelerazione dei consumi e, di conseguenza, una ripresa economica, dal momento che gli italiani torneranno a disporre del potere di acquisto perso nel corso degli ultimi anni.

La tempistica per archiviare definitivamente Equitalia è stata stimata in sei mesi; i contribuenti coinvolti nel decreto saranno circa 3,1 milioni, le cartelle coinvolte saranno tutte quelle notificate entro il 31 dicembre del 2016. Il provvedimento interessa le cartelle che i contribuenti stanno già provvedendo a pagare attraverso rateizzazione, per un totale di circa 35 miliardi di euro, e quelle che l’agenzia di riscossione si sta apprestando ad emettere, quindi la cifra si attesta intorno ai 51 miliardi alla fine dello scorso anno, oltre a  quelle di quest’anno.

Tutti si chiedono, a questo punto, quali saranno le modalità di pagamento e, per ora, si sa che dovrebbero essere recapitate ai contribuenti italiani delle nuove cartelle comprendenti anche lo sgravio fiscale previsto dal decreto. Come sempre, sarà possibile pagare il dovuto in un’unica soluzione, oppure richiedere la rateizzazione, che sarà possibile effettuare in 36 rate, ossia tre anni. Non vi saranno sconti, tuttavia, sugli importi già versati.

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