15 Marzo 2017 - 11:18

Ermal Meta a Made in sud: con l’orchestra dal vivo incanta l’Auditorium Rai di Napoli

Ermal Meta

Ospite della prima puntata di Made in Sud è Ermal Meta. Il cantautore con una incredibile performance live ha impreziosito il debutto del programma comico, quest’anno interamente restaurato, a partire dall’esordio alla conduzione di Gigi D’Alessio

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Ermal Meta dall’ultima partecipazione a Sanremo 2017 è diventato un distributore automatico di emozioni e di traguardi. Conquistato il terzo gradino del podio sanremese per la categoria big, si è aggiudicato il premio della critica ed ha raggiunto nel giro di poche settimane la certificazione oro con l’Album “Vietato morire”. Occupa attualmente le prime posizioni nella top ten italiana dei dischi più venduti e di recente ha avuto l’onore di omaggiare il grande Lucio Dalla direttamente dalle stanze della elegante residenza di via D’Azeglio.

A poche ore dall’annuncio dell’unica data in Campania del “Vietato morire – tour 2017” prevista per il 17 maggio al teatro di Acacia, eccolo approdare all’Auditorium Rai di Napoli, come ospite della nuova e rivoluzionata stagione televisiva di Made in Sud.

Made in Sud salutati i due storici conduttori Gigi e Ross, prende alla conduzione Gigi D’Alessio, accompagnato dai due volti femminili veterani della trasmissione, Fatima Trotta ed Elisabetta Gregoraci.

A fare da cornice al già consolidato cast di comici, al quale si aggiungono le new entry Marco Bazzoni, Alessandro Di Carlo e Antonio D’Ausilio, tanta musica. Il programma si presenta infatti in una veste completamente rinnovata e la presenza di un cantante al timone e di un’ orchestra dal vivo, le danno senza dubbio un sapore estremamente diverso.

A partire dai non pochi intramezzi recitati, interpretati da Gigi D’Alessio che seppur bonariamente non ha mancato nemmeno per un attimo di omaggiare la sua città e i napoletani. A quanto pare, Napoli sta a cuore anche all’ospite della serata, Ermal Meta, simpatizzante della squadra bianco-azzurra e fortemente voluto da D’Alessio che con lui ha intessuto un buon legame di amicizia dopo Sanremo.

Il cantautore di origine albanese si presenta sul palco dell’Auditorium Rai con un look particolare, a metà tra casual e gitano e imbracciando la sua immancabile chitarra regala al pubblico una incredibile interpretazione di Amara terra mia brano che al Festival lo ha fatto trionfare durante la serata delle cover.

“Forse non è tra i brani più noti di Modugno, ma a mio avviso è uno dei più belli in assoluto.
L’ho scelta perché parla di distacco, di lontananza, racconta la sofferenza di chi è stato costretto ad andare via e celebra la voglia di tornare. È un sentimento molto simile all’amore, quando si verifica un distacco dalla propria amata”Ermal Meta

Così parlava Ermal Meta alla vigilia della puntata dedicata alle Cover e con la stessa intensità e lo stesso peso dettato dalla responsabilità di cantare Modugno, ha riportato a Napoli le atmosfere e le sensazioni trasmesse durante la kermesse canora, questa volta però supportato dalla consapevolezza di chi sta facendo bene e convince.

Non poteva mancare Vietato morire, primo estratto dall’imperdibile e omonimo Album che sta trascinando il cantante in un vortice di consensi assolutamente meritati. Anche questa performance viene resa rigorosamente dal vivo in una versione decisamente acoustic hard e mette in risalto le eclettiche doti da musicista del giovane cantautore. Emozionante il recitato finale che enfatizza il messaggio portante del testo e termina con il commovente gesto ormai divenuto congeniale a Meta, quello del palmo della mano spalancato che urla e incita alla disobbedienza nei confronti della violenza.

Ma le sorprese non finiscono qui, perché i due cantanti si cimentano in una improvvisa ed  improvvisata esecuzione di Non dirgli mai, famoso brano di D’Alessio che siede al piano, mentre un concentrato Ermal lo accompagna rincorrendo l’interpretazione più adatta alla sua estrema sensibilità artistica. Il risultato finale è una bella storia di amicizia e la conferma della chiave musicale in cui è stata riscritta e ripensata la regia della trasmissione Rai.

 

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