Euro 2016, girone F: CR7, un altro flop
Euro 2016, seconda giornata girone F: CR7 sbaglia un rigore nello 0-0 tra Portogallo e Austria. L’Ungheria fa 1-1 con l’Islanda e vede gli ottavi
[ads1] Si conclude col girone F la seconda tornata di gare a Euro 2016: la sorpresa più grande è ancora una volta il Portogallo di CR7, che contro l’Austria manda un rigore sul palo certificando lo 0-0 finale e l’avvio tutt’altro che positivo dei Lusitani a Euro 2016. In cima alla classifica del girone resta l’Ungheria: i magiari strappano il pari per 1-1 all’87’ contro l’Islanda grazie ad un’autorete, e vedono da vicinissimo la qualificazione agli ottavi di finale.
PORTOGALLO-ISLANDA O-O
E’ cominciato come peggio non poteva l’Europeo di Cristiano Ronaldo e del suo Portogallo. I lusitani del CT Santos impattano 0-0 contro l’Austria, sbattendo contro il palo colpito proprio dal capitano dal dischetto. Il Portogallo finisce per mangiarsi le mani per le troppe occasioni sciupate, che costringeranno Santos al dentro-o-fuori del 22 giugno contro l’Ungheria, in cui gli iberici rischiano una clamorosa eliminazione da Euro 2016. Ancor più concreto il rischio per gli austriaci, fermi a quota 1 dopo due partite.
Ronaldo bagna la 128ma presenza con la nazionale (battuto il record di Figo) con una prestazione contrassegnata da errori non comuni per i suoi standard. L’avvio è di marca austriaca: gli uomini di Koller vanno vicinissimi al vantaggio al 3′ con Harnik, che fallisce di testa l’occasione a tu-per-tu con Rui Patricio. Inizia qui l’assolo portoghese: con il suo 4-3-3 (CR7 riferimento centrale coadiuvato da Nani e Quaresma sulle fasce) i lusitani prendono il dominio del campo, schiacciando Alaba e compagni in difesa. Ma l’esito delle iniziative è frustrato, un po’ dal portiere Almer, un po’ dall’imprecisione: il fenomeno del Real (21′ e 36′) sbaglia l’affondo su cross dell’ottimo Guerrero per poi divorarsi l’occasione buona sparando tra le braccia del portiere austriaco; Nani (21′ e 29′) chiama Almer alla prodezza, per poi colpire il palo di testa. L’ultimo squillo di frazione è di Harnik, fermato da Vieirinha al momento dell’impatto.
Nella ripresa, tocca ancora all’Austria aprire le danze: Ilsanker al 2′ scalda i guantoni di Rui Patricio. E’, di fatto, l’ultimo squillo degli alpini, che pian piano tornano a rintanarsi dietro, lasciando l’iniziativa al Portogallo. CR7 continua la sua sfida con Almer, che si fa trovare sempre pronto a respingere le sue conclusioni. Ad un quarto d’ora dalla fine, i lusitani vedono premiati i loro sforzi, discontinui ma comunque intensi: Hinteregger cintura Ronaldo in piena area e induce Rizzoli a fischiare il sacrosanto penalty. Sul dischetto va proprio Cristiano, che spiazza Almer ma centra il palo. A voler guardare la cabala, i segnali sono tutt’altro che positivi. Al Portogallo resta la partita con l’Ungheria per ridare un senso compiuto all’avventura di Euro 2016.
ISLANDA-UNGHERIA 1-1
L’Islanda si conferma squadra più tosta di Euro 2016: difesa strenua e capitalizzazione massima delle occasioni. All’Ungheria, infatti, serve l’autogoal di Saevarsson a 3′ dalla fine per pareggiare i conti dopo il rigore di Sigurdsson e mantenere un primo posto in classifica che solo due settimane fa sembrava fantascienza.
Due squadre diversissime, Islanda e Ungheria, che però sembrano destinate ad un ruolo da protagonista in questo strano Euro 2016, dove le grandi zoppicano e le sorprese proliferano. Partita fin da subito chiara in quel di Marsiglia: l’Ungheria di Storck (erede di una tradizione calcistica champagnina) prova a far gioco sfruttando il possesso e un centrocampo più tecnico, mentre l’Islanda è bravissima a chiudersi, soffrire in spirito vichingo e pungere alla prima occasione, come precettato dal maestro Lagerback. I magiari provano a concretizzare l’enorme mole di possesso con i tentativi di Priskin e Dzsudzsák, ma la mira è difettosa. L’Islanda dimostra pazienza aracnica, e al 40′ trova il modo di pungere l’avversario: Kiraly esce a vuoto, costringendo Kadar a stendere Gunnarsson. Dal dischetto va la stella Sigurdsson, che non trema e realizza il vantaggio.
Il risultato con cui si chiude il primo tempo non fa altro che esasperare il copione tattico, con l’Ungheria alla ricerca della manovra, e l’Islanda arroccata nel fortino, tentando invano la fortuna con i centravanti Bodvarsson e Sigthorsson. La reazione ungherese è affidata a Dzsudzsak, che impegna un non sicurissimo Hallordsson. Ma per ricevere il meritato premio i ragazzi si Storck devono fare appello alla dea bendata. A 3′ dal fischio finale, Saevarsson interviene malamente su un tentativo d’attacco magiaro, spedendo alle spalle dello stavolta incolpevole Hallordsson. E’ l’autorete che soffia il vento delle vele dell’Ungheria, che si trova a mezzo passo dagli ottavi di finale. Per l’Islanda ci sarà ancora da soffrire, ma contro questa Austria gli uomini di Lagerback non partono sconfitti.
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