16 Giugno 2019 - 23:34

Italia-Spagna 3-1, un Chiesa da applausi trascina gli azzurri

Italia

Nella prima partita dell’Europeo Under 21, l’Italia sfata il tabù Spagna imponendosi per 3 a 1. Nella notte di Bologna splende la stella di Federico Chiesa

Una delle squadre più forti di sempre per abbattere il tabù Spagna e proiettarsi subito nella giusta direzione. Era questo l’obiettivo dell’Italia Under 21 che questa sera ha esordito contro i pari età delle Furie Rosse nella prima giornata dell’Europeo di categoria.

Un 3-1 convincente che lascia pochi dubbi sulla bontà dell’organico italiano: “man of the match” uno scatenato Federico Chiesa che regala i primi 3 fondamentali punti del torneo agli azzurri, in una partita dalla “garra” tutt’altro che “under”.

In un Dall’Ara da tutto esaurito, gli azzurrini di Di Biagio erano chiamati a scrollarsi una volta per tutte l’etichetta di squadra eterna incompiuta e arricchire un palmares di categoria rimasto vuoto dall’ultimo trionfo di Germania 2004 di Gilardino e Co.

Mai così forti: questo il leitmotiv che nelle ultime settimane ha accompagnato il ritiro azzurro di preparazione. Una rosa profonda e talentuosa con al centro del progetto molti dei ragazzi già utilizzati e apprezzati da Mister Mancini, come Zaniolo, Chiesa, Kean, Pellegrini e lo stesso Barella a segno con i “grandi” nella partita contro la Grecia di due settimane fa.

A Bologna con voglia di rivalsa contro la corazzata responsabile di due delle eliminazioni più dolorose della storia recente degli azzurrini agli Europei: la finale di Gerusalemme nel 2013 e la semifinale di Cracovia 2017.

Finalmente l’occasione, in questa finale “anticipata”, per dimostrare come il movimento Italia sia vivo e stia raggiungendo un passo alla volta il livello dei tanto decantati cugini iberici.

Partita fondamentale, con un occhio alla formula del torneo che premia le prime dei tre gironi e solo la migliore seconda: vittoria che mette pressione alle altre, costrette, a questo punto, a dover già inseguire.

Il match

Confermate le probabili formazioni della vigilia con Di Biagio che preferisce affidarsi all’imprevedibilità di Moise Kean dal primo minuto, spedendo il milanista Cutrone in panchina.

Pochi dubbi anche per De La Fuente: centrocampo dal tasso tecnico elevatissimo con Fabian Ruiz, Ceballos, Oyarzabal e Soler ad agire dietro l’unica punta Borja Mayoral.

La partita nasconde non poche insidie e si mette subito male per gli azzurrini. Al , infatti, la sblocca Dani Ceballos con un destro a giro dal limite dell’aria, una parabola perfetta su cui Meret non può nulla.

Il centrocampo madridista fa il bello e il cattivo tempo sulla trequarti azzurra e pochi minuti dopo per poco non serve la palla del 2-0.

Il veloce palleggio spagnolo sembra quasi imprendibile e l’Italia non riesce a manovrare con serenità, schiacciata nella sua metà campo e impegnata a ripiegare.

Ma questa nazionale è viva e non ci sta a rimanere a guardare. Aumentano i giri nel motore azzurro e al 36° Chiesa trova il pareggio a sorpresa: il cambio di gioco di 50 metri di Barella trova il talento della Fiorentina che si defila nell’uno contro uno e da posizione impossibile riesce a infilare con il sinistro Simon.

In apertura di secondo tempo è ancora Chiesa a rendersi pericoloso dalle parti di Simon, ma il suo tiro a giro sibila poco lontano dal palo.

L’Italia è viva e lo dimostra.

Ritmi altissimi e continui ribaltamenti di campo, la partita oscilla tra belle giocate e tentativi mancati.

Gli azzurri sono più concreti ed è ancora Chiesa a regalare il 2-1 al pubblico bolognese: al 64°, il neo entrato Cutrone servito in area prova a battere a rete ma, rimpallato, favorisce il tap-in vincente del fantasista viola tutto solo in aria piccola.

La Spagna non molla e continua a gestire il pallino del gioco, ma è l’Italia a far gol. Al minuto 82, l’arbitro olandese Gozubuyuk, dopo un check del VAR, assegna calcio di rigore ai padroni di casa.

Pellegrini si guadagna e realizza il penalty del 3-1 spiazzando Simon e regalando il doppio vantaggio ai ragazzi di Di Biagio.

E tra gli olé finale del pubblico, il Dall’Ara diventa arena della mattanza Roja, dove a far le veci di matador, stavolta, tocca proprio alla nostra nazionale.

Il tabellino

ITALIA (4-3-3): Meret; Calabresi, Mancini, Bonifazi (88′ Bastoni), Dimarco; Barella, Mandragora, Pellegrini; Zaniolo (42′ Orsolini), Kean (61′ Cutrone), Chiesa. A disp. Audero, Montipò, Pezzella, Tonali, Adjapong, Bonazzoli, Romagna, Locatelli, Murgia. All. Di Biagio

SPAGNA (4-1-4-1): Simon; Aguirregabiria, Valleko, Jorge Merè, Martin; Zubeldia (67′ Fornals); Soler, Ceballos, Fabian Ruiz (46′ Merino), Oyarzabal (85′ Mir); Mayoral. A disp. Silvera, Martin, Nunes, Vallejo, Lirola, Pedraza, Olmo, Firpo, Roca. All. de la Fuente

Reti: 9′ Ceballos, 36′ Chiesa, 64′ Chiesa, 82′ rig. Pellegrini

Arbitro: Gozubuyuk (NED)

Ammoniti: 9′ Calabresi, 23′ Vallejo, 25′ Zaniolo, 49′ Mandragora, 70′ Orsolini, 82′ Soler