5 Dicembre 2016 - 15:37

Facebook come palcoscenico dell’orrore, ancora una volta

Facebook come palcoscenico

Facebook come palcoscenico dell’orrore, ancora una volta. Un uomo ha comunicato via social il suo fallito tentativo di uccidere la moglie, e gli amici gli esprimono solidarietà, incitandolo e non demordere

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Facebook come palcoscenico dell’orrore. Ancora una volta il social network diventa il canale di diffusione più utilizzato dalle persone, e ancora una volta è andato in scena quello che è ormai il degrado della società e degli esseri umani. La vicenda è di qualche giorno fa, ma è di quelle che fanno riflettere e discutere, e che soprattutto inquietano.

Era il mattino del 30 novembre quando Pino Lama, un 59enne di Ginosa Marina, in provincia di Taranto, esplodeva un colpo dalla sua 9×21, regolarmente detenuta, verso la sua compagna, Cristina Bruno, 51 anni. Fortunatamente il tentativo di omicidio non è andato a buon fine e la donna, nonostante la ferita all’addome e un ematoma alla testa, causato da un ennesimo colpo infertole dall’uomo con il calcio della pistola, è riuscita a fuggire a ed avvertire i soccorsi.

Questo fallimento ha scatenato l’ira dell’uomo, che ha avuto la lucidità, o la follia, dipende dai punti di vista, di comunicare al mondo il suo atto mostruoso. Ha confessato alle forze dell’ordine il suo gesto? Ha chiamato i parenti in lacrime chiedendo scusa? Neanche per idea. Pino Lama ha annunciato di aver tentato di uccidere la compagna su Facebook! Il post dell’uomo è lapidario: “Purtroppo non ci sono riuscito”. Ma questo è solo il primo dei deliranti proclami dell’uomo, che ha aggiunto come la compagna meritasse quella fine, e ha concluso chiedendo scusa alla madre e affidando agli amici i propri figli.

La rete come palcoscenico dell’orrore

La rete è diventata sempre più un luogo dove crearsi l’illusione di una vita parallela, con la gente che mostra sempre più cose di sé e scegliendo sempre più spesso Facebook come palcoscenico. Dopo la madre che ha diffuso la foto della propria figlia sul lettino dell’obitorio, qualche giorno fa, adesso l’omicida che si rammarica di non essere riuscito a togliere la vita ad un altro essere umano. E i suoi amici social che hanno fatto? Semplice, hanno solidarizzato con lui.

Pino Lama ha infatti ricevuto solo attestati di stima e di incoraggiamento per il suo gesto, con messaggi come “Tutti con te, Pino”,  “Ritenta e sarai più fortunato” e ancora “Non hai creduto abbastanza in te stesso”  “Non smettere mai di seguire i sogni”. Facebook come palcoscenico per coloro che cercano visibilità anche in momenti in cui tutto andrebbe ricercato, tranne quello. Una china inquietante in cui la società sta scivolando e che vede nella rete un canale di diffusione senza controllo e che, nel bene e nel male, dà voce a tutti.

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