Fernardo Corbató, morto a 93 anni il papà della password
Fernando Corbató, inventore delle password e dei primi personal computer, è morto. Aveva 93 anni e alloggiava in una casa di riposo nel Massachusetts
A Fernando Corbató dobbiamo tanto. Agli inizi degli anni 60′ creò il primo sistema operativo multi utente per Ibm. È lui il papà delle password senza le quali non potremmo tutelare i nostri dati e monitorare la sicurezza in rete. A lui si devono anche i primi sviluppi di pc, l’anziano ingegnere informatico ha dato tanto alla storia dell’informatica.
A dare la notizia della sua scomparsa è stato il New York Times, secondo il quotidiano statunitense la morte sarebbe avvenuta per complicazioni da diabete. Fernando Corbató si trovava a Newburyport, nel Massachusetts, quando si è spento. Da anni era residente in una casa di riposo e al tempo stesso era professore emerito del Mit di Boston.
Fernando Corbató negli anni 70′ aveva iniziato a lavorare allo sviluppo di sistemi di time sharing. Si trattava di rendere possibile l’accesso ad un singolo computer, da parte di più utenti e in località diverse. Sua fu l’idea di impiegare le linee telefoniche per raggiungere tale risultato che in una fase primordiale risultò piuttosto lento. Prima che il segnale permettesse la comunicazione multi fonte spesso occorrevano giorni, obiettivo di Corbató fu proprio quello di accorciare tale attesa.
Le password rappresentarono lo step successivo. Una volta messi in collegamento più utenti allo stesso computer, si rese necessario un sistema di messa in sicurezza degli accessi. Non molto più tardi, nel 1964, Corbató inventò le password. Il contributo del professor Corbató fu tale da aprire una pista epistemologica per considerare l’informatica un scienza a tutti gli effetti.
Fu proprio il Mit nel 1990 a consegnare a Fernando Corbató il premio Turing. Il riconoscimento viene assegnato a chi si distingue nel campo tecnico ed informatico, donando alla scienza contributi che poi risultano essere a lunga durata. Certamente a lungo termine si è dimostrato essere il suo approccio ai primi sistemi multi utente e ancor più forte il suo interesse per la protezione dei dati che fa di lui a tutti gli effetti, il papà della password.
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