Fine dello stato d’emergenza: cosa succede con il Green Pass?
Stato d'emergenza agli sgoccioli e nessuna proroga in vista: Draghi studia il modo di prolungare il Green Pass. Le soluzioni al vaglio del governo
L’emergenza sanitaria da Covid-19 è davvero arrivata al capolinea: con una curva epidemiologica finalmente in discesa e una percentuale di vaccinati in Italia soddisfacente, la conclusione dello stato d’emergenza, per ora prevista al 31 marzo, appare come qualcosa in più di una semplice possibilità. In molti si chiedono, però, cosa accadrà al tanto discusso Green Pass una volta ripristinata una normalità “legislativa”.
Al vaglio dell’esecutivo Draghi ci sono attualmente diverse proposte per evitare un subitaneo abbandono delle misure su cui il governo ha puntato con decisione negli ultimi mesi. Indiscrezioni, infatti, sembrano confermare la volontà di proseguire con il Green Pass almeno fino al termine dell’estate: ma attraverso quali modalità?
In linea teorica, la fine dello stato d’emergenza prevista per il 31 marzo, alla quale per il momento non sembrano voler essere accordate ulteriori proroghe, provocherebbe anche la naturale scadenza di validità per super green pass e certificato base. Un’eventualità che il governo non sembra ancora disposta ad accettare, puntando sulla certificazione verde per spingere ancora la frangia no-vax ad accettare la l’“obbligatorietà” del siero anti-Covid.
Una soluzione potrebbe essere quella di abbandonare la versione “super“ e mantenere invece un certificato più “tenero”, in modo tale da non concedere un via libera totale in una fase ancora delicata del momento pandemico.
Meno dubbi, invece, per quanto riguarda l’obbligo vaccinale per gli over 50: scatterà il 15 febbraio e, secondo normativa, sarà valido fino al 15 giugno. Una data di scadenza che permetterà al provvedimento legislativo di non decadere al momento della conclusione dello stato d’emergenza.
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