28 Marzo 2022 - 17:20

Flex: il rover che permette di viaggiare sulla luna

Flex, il rover che potrebbe viaggiare sulla luna. Ecco l'originale progetto della Venturi Astrolab, si guida in piedi e pesa 500kg

flex

A breve potrebbe arrivare il primo rover in grado di arrivare sulla luna. Il progetto è frutto della start-up Venturi Astrolab. che ha disegnato e realizzato Flex (Flexible Logistics and Exploration), un mezzo studiato per adempiere a diversi compiti, grazie alla progettazione modulare, e per essere guidato direttamente, in modalità semi-autonoma o in remoto, sia da una navicella o base di appoggio sia dalla Terra.

La Venturi Astrolab è una start-up che ha sede a Hawthorne, nell’area metropolitana di Los Angeles, ed è letteralmente a un tiro di schioppo dal quartier generale di SpaceX. E proprio qui ha trascorso 7 anni della sua carriera il fondatore Jaret Matthews, che ha lavorato al progetto Dragon (comprese le navicelle Crew Dragon che portano gli astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale) dopo 10 anni passati alla Nasa. All’agenzia statale ha lavorato al Jet Propulsion Laboratory (Jpl) e al Robotic Vehicles Group dove ha messo le mani su mezzi da esplorazione lunare e marziana come Spirit, Opportunity e Curiosity nonché ad Athlete (All-Terrain Hex-Legged Extra-Terrestrial Explorer).

Uno dei punti di forza del Flex è il suo rapporto tra massa (500 kg) e portata utile (1.500 kg). Il vano di carico è da 3 metri cubi e i due astronauti lo guidano con un joystick rimanendo in piedi nella parte posteriore, a metà strada tra i Segway e i mezzi della nettezza urbana. Un altro vantaggio è l’autonomia di 8 ore ad una velocità di 18 km/h che gli permette di andare anche nei lati oscuri dove può rimanere in modalità di attesa per 300 ore. Una volta esposto ai raggi solari, può ricaricarsi attraverso 3 metri quadrati di pannelli fotovoltaici incorporati o utilizzando un modulo separato. Un progresso enorme rispetto ai tre Lrv (Lunar Roving Vehicle) soprannominati ‘moon buggy‘ utilizzati per le missioni Apollo 15, 16 e 17 tra il 1971 e 1972 – i primi ed unici mezzi ad aver trasportato umani sulla superficie di un astro terroso diverso dalla Terra – la cui batteria bastava a malapena per 40 km e non era ricaricabile.