17 Giugno 2019 - 13:32

Francesco Totti dice addio alla Roma, la diretta live della conferenza stampa

Totti

Alle ore 14, in conferenza stampa, Francesco Totti dirà ufficialmente addio alla Roma; seguite la diretta della conferenza su Zon.it

Esattamente 18 anni fa, il 17 giugno del 2001, la Roma conquistava il suo 3° scudetto. Oggi, Francesco Totti, capitano della squadra che trionfò nel 2001, lascerà ufficialmente la Roma averne fatto parte per 25 anni tra calciatore e dirigente.

Infatti, alle ore 14, in conferenza stampa, l’ex capitano giallorosso, annuncerà le dimissioni da dirigente. L’ex fuoriclasse spiegherà quali sono le ragioni che lo hanno spinto a prendere una simile decisione. In primis sente di avere poco potere decisionale all’interno del club.

Questo riferito alla decisione della società di non rinnovare il contratto a De Rossi, decisione con cui l’ex capitano non è mai stato d’accordo. A poco è servito il tentativo di Pallotta di offrirgli il ruolo di Direttore Tecnico, ruolo che Totti ha rifiutato.

Un retroscena svelato da Repubblica riguarda proprio una telefonata fatta da Pallotta a Totti, ma l’ex capitano non ha neanche risposto al telefono, lasciandosi andare ad un commento ironico: “Poteva pensarci prima, oppure venire a parlarmi qui”.

Ma la causa principale delle sue dimissioni sembra essere il consulente tecnico di Pallotta, ovvero Franco Baldini, con cui l’ex capitano non è mai andato troppo d’accordo, dato che Baldini lo costrinse al ritiro due anni fa. Nessuno dei dirigenti giallorossi sarà presente presso il salone del CONI.

Appuntamento alle ore 14 con la conferenza stampa per l’addio di Francesco Totti alla Roma. Sarà possibile seguirla in diretta testuale su Zon.it.

La diretta della conferenza stampa

Totti è arrivato in sala stampa. La conferenza avrà inizio a breve.

Dopo un’introduzione di Paolo Condò, prende parola l’ex capitano giallorosso. “Vorrei ringraziare il presidente Giovanni Malagò per avermi dato la possibilità di parlare in questo posto bellissimo. Ho dato le mie dimissioni con l’AS Roma, è arrivato questo fatidico giorno che per me è molto pesante, ma viste le condizioni è stato doveroso prendere questa decisione.

Non ho mai avuto la possibilità di lavorare sull’area tecnica con la Roma. La Roma è una squadra da amare, non ci devono essere fazioni pro-Totti, pro-Pallotta, pro-Baldini. I giocatori, il presidente e l’allenatore passano, le bandiere no. Non è stata colpa mia prendere questa decisione. Non so cosa dirvi”.

“La Roma è stata la mia casa, ho passato più tempo a Trigoria che a casa, prendere questa decisione è stata difficile, volevo portare i colori di Roma in giro per il mondo”.

Cominciano le domande a Francesco Totti.

“Alla gente di Roma dirò sempre grazie, chiedo di continuare a tifare questa squadra. Vederla cosi mi rattrista, i tifosi della Roma sono diversi dagli altri tifosi, il loro amore per questa squadra non potrà mai finire. Continuerò a tifare Roma, è un arrivederci, non un addio.

Ci sono tante cose che posso fare, valuterò tutte le offerte e quella che mi farà stare meglio la prenderò con tutto il cuore. Non c’è un colpevole, è stato fatto un percorso, non è stato rispettato.

Tutti hanno voluto che smettessi, avevo un contratto da dirigente di sei anni, sono entrato un punta di piedi, sono state fatte tante promesse, ma non sono mai state mantenute. Togliere i romani da Roma è da sempre il pensiero fisso di alcune persone, questo volevano e questo hanno fatto, ci sono riusciti.

Con Baldini non c’è mai stato un rapporto e mai ci sarà, ci sono troppe persone che mettono bocca su tante cose che fanno solo danni, ognuno dovrebbe fare il suo. L’ultima parola spettava sempre a Londra, era inutile dire ciò che volevi dire, era tempo perso.

Sappiamo tutti i momenti della società, riguardo al Fair Play Finanziario, hanno fatto la scelta difficile di vendere i giocatori più blasonati, bisogna essere trasparenti con alcuni tifosi, bisogna dire la verità. Ho fatto un’intervista dicendo che la Roma sarebbe arrivata quarta-quinta, mi hanno detto che levo i sogni ai tifosi, che sono un incompetente, sono abituato a dire la verità, non posso stare qui.

Il presidente deve essere più sul posto, perchè quando vedono il capo tutti stanno sull’attenti, quando non c’è fanno tutti come gli pare. Non ho potuto fare niente, non mi sono sentito importante nel progetto, penso che ho le basi o l’occhio per guardare diversamente. La faccia c’è l’ho sempre messa.

Ci sono tante persone che vogliono fare tanti investimenti, ma finchè non vedo nero su bianco non ci credo, ma la Roma è stimata in tutto il mondo. Tante cose mi hanno fatto riflettere, mi chiamavano solo quando le cose erano in difficoltà, mi chiamavano sempre all’ultimo, poi il cerchio si stringe.

Per tornare serve un’altra proprietà, vedere se mi chiama e se crede nelle mie potenzialità, per me oggi è un momento duro, oggi potevo anche morire, era meglio. Tanti dirigenti hanno detto che sono troppo ingombrante per questa società.

Non ho chiesto di comandare tutto, ma di dare un contributo e metterci la faccia, ma se poi fanno tante cose e non ti chiamano a che serve. Non sono andato a Londra perchè hanno fatto tutti senza dirmi niente. L’unico allenatore che ho chiamato è stato Conte, glia altri non li ho mai sentiti, non è vero che l’unico che non ho mai chiamato è Fonseca.

Non torno neanche se va via Baldini, ormai quello che è fatto è fatto. Fienga è l’unico che ci ha messo la faccia, senza di lui io sarei rimasto cosi, come sono sempre stato, insieme a lui ho chiamato Ranieri, gli altri non volevano che prendessi questa decisione.

Se mi avessero chiamato prima di scegliere l’allenatore, e mi davano fiducia, sarei rimasto. Chiamare Conte è stata una decisione mia e di Fienga, e Pallotta che lo ha saputo dopo era contento. Già da settembre dissi ad alcuni dirigenti di dire a Daniele che questo sarebbe stato il suo ultimo anno, non di aspettare all’ultimo momento come hanno fatto con me.

Deve esserci uno che prende le decisioni, non dieci. Con Daniele ho parlato da amico, gli ho detto che pensavo che era il suo ultimo anno. Hanno sempre voluto levare i romani dalla Roma. Conte non voleva fare rivoluzioni, ma qui l’obiettivo è quello, di vendere e fare una squadra per arrivare al 4° posto. L’anno prossimo con Daniele vado a vedere una partita in Curva Sud.

Francesco Totti avrebbe dato un contributo alla Roma, sono state fatte tante promesse, non tante di queste sono reali, e da tifoso ho dei sogni, di vedere la Roma lottare ai vertici. Se io fossi presidente e avessi due bandiere in mano, gli darei tutto in mano, perche potrebbero spiegarti che cos’è la romanità.

Non farò mai nomi, ma ci sono persone che non mi vogliono dentro Trigoria, ci sono persone che fanno il male della Roma, e tante cose Pallotta non le sa, io conosco tutti, dall’usciere al vice-presidente, sono cresciuto a Trigoria, so chi parla male e chi parla bene.

Anche altri dirigenti vanno in settimana bianca, ma non li riconosce nessuno e non hanno problemi. Mi fido di De Rossi, ci metto la mano sul fuoco che non sia stato lui a dire a e a pensare quelle cose. In due anni non ho mai senti Pallotta o Baldini, io cosa devo pensare. 

Ci sono state alcune offerte da squadre italiane, una stamattina, prendo tutto in considerazione. Tante cose le ho sapute leggendo i giornali, pensa che considerazione. Ringrazio Pallotta per avermi fatto conoscere un’altra realtà delle Roma, e spero che lui porti la Roma il più in alto possibile. Con lui dopo il mio addio non ho mai parlato.

Lui deve capire quali sono i problemi dentro Trigoria, io non ho avuto modo di dirglielo. Deve essere bravo a cambiare registro. Ci sono dirigenti che sono contenti se la Roma perde, non farò nomi ma è la realtà. Tutti uniti si può fare qualcosa, se qualcuno esce si fa un disastro.

Sconsigliai ai dirigenti di prendere un giocatore perche veniva da tanti infortuni, avrei preferito un giocatore dell’Ajax. Se uno sbagli è giusto che paghi. Il contratto preparato da Rossella Sensi era da Direttore Tecnico. Di Francesco dopo la semifinale di Champions ha chiesto 5 giocatori, gliene hanno presi zero. 

Si conclude dopo un’ora e mezza la conferenza di addio di Francesco Totti.