15 Novembre 2022 - 11:51

Giorgia Meloni all’esordio al G20: le sfide sul tappeto

Cosa ha detto la premier Giorgia Meloni al suo esordio tra i grandi della terra al G20 di Bali

Esordio al G20 di Bali, in Indonesia, per Giorgia Meloni.

“Quando l’Indonesia ha assunto la presidenza del G20 l’anno scorso, era impossibile prevedere che la Russia avrebbe invaso l’Ucraina e il devastante impatto che ciò avrebbe avuto sull’ordine mondiale e sulle nostre economie”, ha detto la premier, “ma non abbiamo permesso a nessuno di intimidirci. Abbiamo reagito e abbiamo continuato a lavorare insieme, non solo su energia e cibo ma anche su tante altre sfide: la difesa dell’ambiente, il contrasto ai cambiamenti climatici, infrastrutture più efficienti, un’istruzione di qualità, assistenza sanitaria per tutti. Le generazioni future meritano un mondo migliore e noi tutti abbiamo il dovere di lavorare in questa direzione”.

In conclusione del suo primo intervento da presidente del Consiglio al G20 di Bali, Giorgia Meloni è quindi tornata sulla crisi energetica innescata dall’invasione russa dell’Ucraina: “L’Italia, insieme alla UE, sta intervenendo per far fronte alla spropositata e sproporzionata crescita dei prezzi dell’energia, per aumentare la produzione nazionale e accelerare la diversificazione delle fonti di approvvigionamento”; e sulla pandemia da Covid-19: “una situazione che abbiamo il dovere di affrontare in maniera strutturale senza cedere alla facile tentazione di sacrificare la libertà dei nostri cittadini in nome della tutela della loro salute. Libertà e salute si tengono insieme: se non si ha la salute, non serve la libertà. Ma cos’è la salute senza libertà?”

La salute è, a ben guardare, il perno attorno al quale ruota la seconda giornata di lavori del G20 di Bali. Meloni, seduta al tavolo presidenziale con Joe Biden, Xi-Jinping e il primo ministro indiano Narendra Modi rimarca che “se la fine della pandemia da Covid-19 è in vista, le pandemie potrebbero tuttavia essere sempre più frequenti”. Inaccettabile, allora, farsi trovare nuovamente impreparati. “Rispondere alle pandemie”, ha detto la premier, “richiede risorse, finanziamenti affidabili e una maggiore capacità di mobilitare fondi”. A tal fine ricorda come la Joint Finance-Health Task Force con a capo Italia e Indonesia si sia impegnata ad aprire il Financial Intermediate Fund che, totalmente operativo entro la fine dell’anno, vedrà 15 paesi e 3 charities donare fino a 1,4 miliardi di dollari da spendere in progetti di prevenzione su scala globale. L’Italia è il terzo donatore dopo Stati Uniti e Unione Europea.

A margine della seconda giornata di lavori al G20 di Bali, Meloni (con lei il ministro Giorgetti che ieri ha incontrato il suo omologo saudita Mohammed al-Ja-Daan) ha avuto due brevi colloqui con il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.