3 Aprile 2023 - 17:12

Giustizia per Alessandro Farina, condannati due medici considerati responsabili del decesso

Il tribunale penale di Salerno ha accertato la responsabilità dei medici per la morte del piccolo Alessandro Farina

alessandro farina

“Il tribunale penale di Salerno, nella persona del Giudice Monocratico 𝐝𝐫.𝐬𝐬𝐚 𝐂𝐫𝐢𝐬𝐭𝐢𝐧𝐚 𝐃𝐞 𝐋𝐮𝐜𝐚, ha accertato la responsabilità dei medici dell’Azienda ospedaliera universitaria di Salerno per la morte del nostro piccolo Alessandro Farina, affetto da un forma grave di diabete tipo uno, tardivamente diagnosticato e malamente curato, il 26 dicembre 2017, a 13 anni. Il giudice ha condannando per omicidio colposo il medico del Pronto Soccorso e il medico del reparto di pediatria, dopo un processo per noi devastante per la perdita di un figlio, la cui vita poteva e doveva essere salvata. Pur sapendo che un processo non ci avrebbe restituito il nostro Alessandro, abbiamo chiesto al nostro difensore, l’avv. 𝐅𝐞𝐝𝐞𝐫𝐢𝐜𝐨 𝐂𝐨𝐧𝐭𝐞, di battersi affinché la nostra tragedia potesse servire in futuro come monito per l’azienda ospedaliera e per i medici per evitarne altre. Siamo grati al Pubblico Ministero 𝐋𝐢𝐜𝐢𝐚 𝐕𝐢𝐯𝐚𝐥𝐝𝐢 e al Giudice per la loro abnegazione e il loro lavoro ”, ha dichiarato la madre del ragazzo, 𝐓𝐢𝐳𝐢𝐚𝐧𝐚 𝐌𝐨𝐫𝐫𝐚, presente alla lettura del dispositivo insieme al fratello, 𝐅𝐫𝐚𝐧𝐜𝐞𝐬𝐜𝐨 𝐌𝐨𝐫𝐫𝐚.

“Il diabete di tipo uno è una patologia sempre più diffusa e insidiosa, che colpisce improvvisamente i ragazzi nella fase evolutiva. Per fronteggiarla, le strutture sanitarie devono attrezzare servizi di diagnosi e cura specialistici adeguati alla gravità di questa patologia e alla sua continua evoluzione. I fatti emersi durante l’istruttoria dibattimentale impongono, perciò, un profondo ripensamento del modello assistenziale seguito presso l’AOU di Salerno durante il ricovero del piccolo Alessandro. Il mio pensiero commosso di oggi va alla famiglia di Alessandro e in particolare alla mamma, Tiziana, con la speranza e l’augurio che nella risposta della giustizia possa trovare un po’ di sollievo.”, queste le parole del difensore di parte civile, avv. 𝐅𝐞𝐝𝐞𝐫𝐢𝐜𝐨 𝐂𝐨𝐧𝐭𝐞.