Governo, approvata la riforma della Giustizia
Lega e Movimento 5 Stelle, però, nonostante tutto, restano comunque lontani. La riforma della Giustizia porta con sé strascichi e mille polemiche
Tra varie sospensioni e pause “spuntino”, non sono bastate ben otto ore di confronto faccia a faccia per ricavare qualche risultato. Nonostante il CDM fiume, Lega e Movimento 5 Stelle restano ben lontani e non provano nemmeno a ricucire sulla riforma della Giustizia. l nodo è il processo penale. Il Consiglio dei ministri ha trovato un accordo di massima su giustizia civile e riforma del CSM, ma alla fine il via libera è “salvo intese“. Dunque, non c’è ancora nulla di definitivo.
Per la Lega restano distanze su una riforma definita “di facciata”. Per il M5S, Matteo Salvini sta tentando di bloccare l’abolizione della prescrizione che entrerà in vigore nel 2020. Il Consiglio dei Ministri, però, nel frattempo, ha dato il via libera sia alla riforma della Giustizia civile che a quella del Consiglio superiore della Magistratura. Salvo intese, è stata approvata anche la riforma della giustizia penale del testo del ministro Alfonso Bonafede. Da Giovedì in poi, Conte avrà il suo ben da fare per ricucire lo strappo con i leghisti.
“Bisogna garantire tempi certi per la giustizia. L’Italia è un Paese democratico, servono manager nei tribunali che garantiscano il rispetto dei tempi, servono nuove regole sulle intercettazioni, la separazione delle carriere. Il Carroccio non vuole i cittadini ostaggio a vita della giustizia e non accetta riforme di facciata.” ha dichiarato la Lega.
Bonafede ha risposto a tono: “Stasera ho sentito tanti ‘no’, c’è stata assoluta disponibilità da parte mia ad affrontare proposte di modifiche. Io penso che i cittadini non possano aspettare più una riforma della Giustizia. Non posso immaginare che si possa bloccare con dei giochetti una riforma che tutti attendono.”
Il caso è ancora lontano dalla risoluzione.
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