5 Agosto 2018 - 19:58

Governo, le differenze di vedute portano ad un’accelerazione sulle riforme

Governo Province

Governo e divergenze fra le parti contraenti. Possibile accelerazione sulle riforme chiave in vista di tempi bui?

Che ci fossero differenze di vedute su alcuni temi specifici lo si è sempre saputo ma che si fosse arrivati, in breve tempo, ad un testa a testa continuo con conseguente accelerazione sulle rifrome nessuno se lo aspettava.

La diversa visione sulla legge Mancino e sulle grandi opere, con botta e risposta rapidi e pronti a smentire il contraente del contratto, ha definitivamente sdoganato una battaglia all’ultimo provvedimento.

Ciò che appare chiaro in questi scambi di opinione dei membri del Governo Conte è che, al netto delle posizioni su temi cari ad ognuna delle due parti, si cerchi di fare quanto più possibile – e nel minor tempo possibile –  qualcosa.

La sensazione che ci possa essere, da un momento all’altro (contando da questo momento a due anni massimo per la precisione), una crisi politica all’interno dell’Esecutivo ha, di fatto, portato ad una vera e propria virata sui temi cari a M5S e Lega.

Ciò che emerge da tutto ciò – osservando in ordine temi quali Immigrazione, Vitalizi e Lavoro da sempre cari ai due e sciorinati in fretta e furia nell’ultimo periodo – porta sicuramente ad una riflessione tanto politica, che investe inevitabilmente il Governo, quanto partitica.

Dal punto di vista politico – considerando (dati i numeri in circolazione) una più facile mossa da parte della Lega per ovvie questioni di opportunità (politica, chiaramente) – sembra che l’Esecutivo punti nell’immediato ad approvare i propri cavalli di battaglia (flat tax e reddito di cittadinanza) per poi considerare il da farsi di volta in volta.

Questo dato, emerso proprio dagli scontri di questi giorni, ha una diretta influenza sull’ambito prettamente partitico.

Nella consapevolezza che i partiti storici degli anni duemila sono in piena crisi identitaria e continuano a percorrere una strada in discesa dal punto di vista elettorale, è facile comprendere che a trarne vantaggio – in ogni caso – sarebbero i partiti di Governo.

Con l’approvazione delle idee fondanti, quindi, gli stessi si giocherebbero una buona fetta di futuro elettorato in attesa comunque di costruire un più stabile Esecutivo in un nuovo mandato da parte del Presidente della Repubblica.

 

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