5 Aprile 2018 - 14:34

Governo, il primo giro di consultazioni disegna nuovi scenari

viceministri Peculato

Governo: dopo il primo giro di consultazioni regna ancora l’incertezza. Perché i partiti si stanno muovendo in questo modo?

La due giorni di fuoco per la politica italiana si è appena conclusa ma, dopo il primo giro di consultazioni, sembra delinearsi un ulteriore scenario in vista della formazione di un Governo.

Infatti, attraverso le nette posizioni di FI e Pd, si sta delineando una situazione ancor più complicata da poter risolvere nel breve – medio periodo.

A giocarsi il tutto e per tutto sono chiaramente i due partiti più in vista al momento, Lega e M5S, che in base ad opportunità politiche dettate dai numeri parlamentari non posso che sfidare i grandi gruppi per due ragioni.

Facendo riferimento alla Lega, il sogno di vedere Salvini Presidente del Consiglio si ricongiunge inevitabilmente all’appeal politico di Silvio Berlusconi (ancora una volta).

Avendo la possibilità di divenire – per ragioni numeriche – il successore del Cavaliere, ereditando anche il lascito elettorale, Salvini non può far altro che tenersi sempre più stresso l’ex leader e sperare in una convergenza più che dei pentastellati di quei reduci del centro-destra eletti nelle fila delle liste renziane.

Il M5S, al contrario, punta invece a spostare l’intero asse di sinistra verso la propria sponda e, considerando la trasformazione politica dell’organizzazione (con strategie inedite fino a questo momento), l’area di attrattiva fra il deluso elettorato di centro-sinistra.

Il 32% ottenuto dalla scorsa tornata elettorale, pur non essendo sufficiente per la formazione di un Governo, potrebbe essere utile per un accordo – che escluderebbe i renziani fino al midollo (che caleranno di numero facilmente) – su un Esecutivo di scopo con pochi interventi, ripresi da una sorta di sintesi fra i macro temi economici, ed una più equilibrata legge elettorale che traghetti fino alle prossime elezioni.

A guardare, chiaramente, restano i vecchi agglomerati partitici (FI e Pd) che, pur essendo in una posizione maggiormente critica rispetto agli altri (almeno guardando all’evoluzione interna), sembrano voler continuamente rilanciare consapevoli che questa potrebbe essere l’ultima occasione per sbarcare il lunario.

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