13 Aprile 2021 - 17:31

Lo sfogo di Gravina sul “focolaio” azzurro: “In Nazionale rispettate le regole, nessun cluster”

Figc, serie a, tamponi

Il presidente della FIGC puntualizza sui contagi azzurri, e sulla possibiltà che l’Italia ospiti le partite dell’Europeo con pubblico si dice “moderatamente ottimista”

Sono giorni decisivi quelli che aspettano il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, che domani incontrerà il Governo a Palazzo Chigi per discutere della possibiltà che anche l’Italia ospiti le partite di Euro 2021 con pubblico. Dopo il Consiglio Federlae di oggi, il n° 1 della FIGC si è lasciato andare e ha chiarito le sue posizioni:“La risposta nostra per ospitare gli Europei a Roma è sì, speriamo sia altrettanto positiva anche quella del Governo. Sono moderatamente ottimista, domani mattina sarò a Palazzo Chigi per capire i risvolti di questa attività”.

Un analisi ampia quella che proverà a portare al cospetto di Mario draghi e dell’esecutivo, provando anche a convincere sul piano di una tanto ricercata ripartenza:”Capisco le grandi ansie di chi si limita alle analisi dei dati attuali ma dobbiamo avere coraggio e per questo ci dobbiamo proiettare all’11 giugno. Così come lo facciamo con i 500mila vaccini al giorno, dobbiamo farlo anche realisticamente sull’idea che l’Italia possa ripartire. Alla fine la Uefa richiede il 25% della capienza dell’Olimpico, sono 16mila spettatori, soggetti vaccinati, con tampone negativo o che hanno già avuto il Covid, peraltro sempre con mascherina e distanziamento”.

Inoltre Gravina ha voluto anche fare il punto sul focolaio azzurro che ha coinvolto diversi giocatori e membri dello staff tra cui Daniele De Rossi, costretto anche al ricovero:”Durante il ritiro della Nazionale c’è stata una severa e rigida applicazione del protocollo per il contenimento del virus. Fino al 31 marzo il gruppo squadra risultava assolutamente negativo. Non vogliamo entrare nel merito di alcune valutazioni scientifiche, ma tra i contagiati sono state individuate varianti differenti del virus, quindi il cluster della Nazionale non è un cluster: la catena non è mai stata alimentata”.