8 Dicembre 2015 - 00:57

HIV: sapere di averlo e non dirlo, Le Iene indagano

HIV: sapere di averlo e non dirlo, Le Iene indagano

Avere l’HIV e fare sesso senza dirlo, Le Iene indagano tra i sieropositivi che nascondono di essere malati

[ads1] In onore della giornata mondiale contro l’HIV, celebratasi il 1° dicembre, Le Iene hanno indagato tra i malati di AIDS che fanno sesso senza protezioni e senza curarsi di informare il partner circa la propria malattia.

HIV: sapere di averlo e non dirlo, Le Iene indagano

Un sieropositivo è stato arrestato perché pretendeva di avere rapporti non protetti con le donne, pur di contagiarle. L’uomo, che è riuscito ad infettare 5 donne su 10, mostrava un referto falsificato delle sue analisi per poter avere rapporti non protetti e permettere il contagio.

Le Iene hanno ascoltato la testimonianza di una ragazza che ha avuto una relazione di due mesi con rapporti non protetti. L’uomo ha ammesso di essere malato solo dopo averla lasciata. La rabbia della vittima, è nei confronti di se stessa che non ha mai preteso di usare il preservativo. L’unica cosa che le importava era di non andare incontro a gravidanze indesiderate.

Nadia Toffa, inviata speciale, ha messo a punto un esperimento per scagionare alcuni uomini, consapevoli di avere l’HIV, che accettano di avere rapporti non protetti con altre persone.

“Ci si deve fidare, non si può non fare più niente. Il gioco vale la candela, sono cose che poi si curano”, questa la risposta del primo indagato alla proposta di fare sesso non protetto da parte del complice delle Iene, sprovvisto di preservativi. “Chi fa sesso non protetto o è già sieropositivo o non gli importa di diventarlo” continua l’uomo.

HIV: spaere di averlo e non dirlo, Le Iene indagano

Il secondo caso è quello di un uomo, quarantottenne, bisex che convive con una donna che non sa di questi incontri. Anch’egli afferma “Dobbiamo fidarci l’uno dell’altro. Io sono controllato e sono a posto”. Interviene la Toffa, che gli ricorda che un anno prima è stato lui stesso ad ammettere di essere malato e a raccontare le cure alle quali si sottoponeva. Ma l’uomo si giustifica dicendo “È un gioco che si fa, quello di dire di essere sieropositivi, per vedere fin dove si spinge la gente”. Alla fine ammette di essere malato e di avere i preservativi che non aveva intenzione di usare.

All‘ultimo indagato viene sottoposto un test per l’HIV simile a quelli di gravidanza, affidabile al 99% e semplice da utilizzare. L’uomo, che è stato segnalato come sieropositivo, dice di fare controlli ogni due mesi, ma nelle sue dichiarazioni non c’è molta coerenza. Accetta, però, di fare il test che dopo appena 5 minuti dà risultato positivo. “Ognuno è responsabile delle proprie azioni”, si giustifica l’uomo dopo l’intervento di Nadia Toffa, esprimendosi con molta superficialità. L’inviata gli ricorda che “Non bisogna mettere a rischio la vita degli altri. È reato sapere di avere l’HIV e non dirlo”.

L’ultimo indagato delle Iene, anch’egli sieropositivo, ammette con tutta sincerità di essere malato e di non voler costituire una minaccia per gli altri. Spesso, purtroppo, incombe in persone che vogliono fare da bareback e sono felici di essere contagiati. L’uomo, ogni 2 mesi, rilascia 17 fiale di sangue per potersi controllare e augura al complice della Toffa, di trovare persone sincere come lui in un mondo pieno di bugiardi.

“L’HIV non libera il sesso, ma lo condiziona per sempre!”

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