1 Marzo 2017 - 11:00

I Cani: la solitudine esistenziale, un amore finito, la tossicodipendenza

i cani

Il posto più freddo è il toccante brano della band “I Cani”. Uno spaccato di vita e la descrizione di una storia finita e resa sfocata dagli effetti della droga

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L’abilità di un buon narratore è, credo, quella di immedesimare il lettore all’interno della scena descritta. Niccolò Contessa, frontman della band romana “I Cani”, è riuscito pienamente in questo intento. Perciò quando si ascolta Il posto più freddo, traccia dell’album “Aurora”, ci si immagina di essere a Roma, in uno squallido appartamento di periferia.

È sera e noi stiamo osservando il triste interno dall’alto. Le luci della polizia attraversano il finestrone e vengono filtrate dalle tende sporche trapuntate di fiori. Sul comodino un posacenere in plastica nera pieno di mozziconi di sigarette dove il nostro protagonista cicca con mesta regolarità. Lui si trova sotto le lenzuola stropicciate di un letto con la testata in legno. Completamente nudo, il piede sinistro a penzoloni fuori le coperte. Lo sguardo perso nel vuoto ed il cervello completamente rilassato per gli effetti, ormai svaniti, di un qualsivoglia tipo di droga sintetica. Cosa significa questa scena lo scopriremo tra poco.

Un respiro da ascoltare

Il nostro amico è visibilmente provato e fortemente suggestionabile. La droga non aiuta certo la situazione e lui non ce la fa proprio ad alzarsi da quel letto umidiccio:

Scusa ma non riesco proprio a uscire stasera, troppi muscoli da usare, ho esagerato un po…

Abbiamo insomma compreso la sua condizione psico-fisica, ma non quella sentimentale. Ed ecco che Niccolò dei Cani ce la palesa con tutta la drammaticità che potesse inserire all’interno di questi versi:i cani

avrei bisogno di parlare con qualcuno di gentile perché non passi qui. É  già finita tra noi lo so, non pensare male…

 

A chi si stia rivolgendo sembra piuttosto chiaro. Una donna con cui ha avuto una relazione passata. Una storia finita che ora ha lasciato il nostro protagonista in uno stato di totale solitudine. Ma lui non desidera altro che una persona con cui parlare delle sue pene, senza alcun interesse amoroso. “Un respiro da ascoltare” , qualcuno che al lato del suo letto gli aliti sul collo e lo faccia sentire vivo perché non solo.

Ecco, adesso cicca la sigaretta sul posacenere e guardo impassibile verso il finestrone.

La creatura più sola su questo pianeta

Esplode adesso il ritornello che sa tanto di strofa. Si risveglia completamente dal suo stato di incoscienza e la serotonina scorre rapida nelle sue vene. Si risveglia “in un posto qualunque alle sette di sera” e si rende conto di essere “la creatura più sola su questo pianeta”. Quanto macabro realismo, quanta verità in questa parole.

Ora lo immagino accendersi l’ennesima sigaretta mentre una lacrima riga la guancia destra. Il fumo sale mellifluo verso il soffitto.

…il posto più freddo è qui proprio dentro al mio letto… 

Si tratta del freddo della solitudine esistenziale, dell’abbandono, della tristezza. Un freddo che può essere scaldato solo da lei. Ecco dunque che lui la prega:

ti prego rimani con me ancora un momento. Ti prego rimani con me fino a che mi addormento…

Chissà se lei è veramente con lui o lo è nella sua testa. Ma di certo queste sono parole dolci ed amare allo stesso tempo. I versi successivi confermano che la sera prima un incontro reale c’è stato. E forse il nostro protagonista in preda alla droga e forse anche all’alcool ha “esagerato un pò” lasciandosi andare ad abbracci ed effusioni indesiderati.

Ti prego rimani con me

Nel finale la reiterazione di queste parole chiudono con una delicatezza infantile un brano che, a dispetto dei suoi 5 minuti, scorre senza intoppi. Un piccolo gioiello reso moderno dal classico (per I Cani) arrangiamento elettronico che rilassa come in un post sbornia. Un completo di crudo realismo, vivida narrativa e talento.

La sigaretta si spegne. Le luci dell’alba proiettano strane ombre sul pavimento. Lui è ancora lì, con la gamba penzoloni nel suo “posto più freddo”.

Il testo

Scusa ma non riesco proprio a uscire stasera
troppi muscoli da usare, ho esagerato un po’
avrei bisogno di parlare con qualcuno di gentile
perché non passi qui
è già finita tra noi lo so
non pensare male
non chiedo niente di più lo sai
di un respiro da ascoltare

perché adesso la notte è finita e la luce è accesa
e mi sveglio in un posto qualunque alle sette di sera
le gengive la serotonina tornare a casa
nel crepuscolo nero di tram anziani in chiesa
perché adesso la notte è finita e la droga è scesa
ecco a voi la creatura più sola su questo pianeta
e i brividi vengono su dalle gambe al petto
il posto più freddo è qui proprio dentro al mio letto
ti prego rimani con me ancora un momento
ti prego rimani con me fino a che mi addormento

scusami per ieri sera come ti abbracciavo
si lo so non è più il caso
ho esagerato un pò
sorridevo ma pensavo che se il mondo fosse esploso
non ti avrei visto più
è già finita tra noi lo so
no non pensare male
non chiedo niente di più lo sai
di un respiro da ascoltare

perché adesso la notte è finita e la luce è accesa
e mi sveglio in un posto qualunque alle sette di sera
le gengive la serotonina tornare a casa
nel silenzio del bagno la luce tremenda e impietosa
perché adesso la notte è finita e la droga è scesa
ecco a voi la creatura più sola su questo pianeta
e i brividi vengono su dalle gambe al petto
il posto più freddo è qui proprio dentro al mio letto
ti prego rimani con me ancora un momento
ti prego rimani con me fino a che mi addormento
ti prego rimani con me
ti prego rimani con me
ti prego X8
è già finita tra noi lo so
me lo ricordo bene

 

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