I Medici Stagione 3, la recensione della serie tv
Prodotta dalla Rai e andata in onda su Rai 1 nella settimana corrente e in quella scorsa, I Medici, si conclude con una terza stagione più introspettiva che mai sulla vita – e la morte – del personaggio di Leonardo de’ Medici
Andata in onda nei suoi 8 episodi, I Medici è giunta alla sua conclusione per un totale di tre stagioni, terminando la trasmissione che andò in onda per la prima volta nell’autunno del 2016.
La fine de “I Medici”?
La serie analizza e approfondisce la figura della famiglia Medici durante l’epoca rinascimentale. Se le prime stagioni erano “stoppate” da un’introduzione necessaria quanto poco entusiasmante, questa terza stagione ha valorizzato maggiormente la sua trama. La messa in scena è nettamente migliore rispetto alle precedenti stagioni, aiutata da eventi di maggior intensità che hanno caratterizzato il personaggio di Lorenzo Il Magnifico.
La serie televisiva anglo-italiana creata da Frank Spotnitz e Nicholas Meyer si conclude contando all’attivo ben 3 stagioni e 24 episodi. La conclusione, facilmente pronosticabile, ritrae la sofferente morte di Clarice Orsini, moglie di Lorenzo, e di Lorenzo stesso, cambiando per sempre il destino dell’umanità.
Lorenzo il Magnifico: assoluto protagonista di questa terza stagione
Proprio in Lorenzo il Magnifico la serie I Medici ha maggiormente investito nelle ultime 2 stagioni. Se nella seconda stagione Lorenzo, interpretato da un convincente ma non del tutto Daniel Sharman, veniva inombrato da un ben più carismatico Bradley James (fratello di Lorenzo, Giuliano), in questa terza stagione l’attenzione è tutta su di lui. Non mancano certo molteplici flashback, nelle prime puntate forse anche fin troppi, che rievocano la figura del defunto Giuliano, morto sul finale della seconda stagione, vittima della Congiura dei Pazzi.
Proprio dopo tale sciagura per la famiglia De’ Medici ripartono gli eventi di questa terza stagione, il cui sottotitolo “Per il nome della famiglia” si ripercuote nella storia e nelle motivazioni dei personaggi. Lorenzo infatti affronta le controversie politiche con lo Stato Pontificio mostrando le sue doti di grande politico diplomatico, una figura che ha influenzato il suo tempo e sicuramente quello che ne ha seguito.
Ancor più interessante il conflitto con Frate Girolamo Savonarola, dove il ruolo della leadership si dimostra mostruosamente attuale. Tra tutti i personaggi di questa terza stagione, l’attore Francesco Montanari risulta il più ispirato. Meno convincenti invece personaggi quali Girolamo Riario (Jack Roth) e i papi Sisto IV (John Lynch) e Innocenzo VIII.
Il prodotto Rai è sicuramente un lavoro valido, fonte d’ispirazione dell’espressione culturale e la promozione di quest’ultima. Una serie televisiva adatta a qualsiasi età che ha riscosso un discreto share televisivo (intorno al 15% per tutta la durata di quest’ultima stagione).
La produzione anglo-italiana però non finisce qua. Dato l’addio a un personaggio di fondamentale importanza quale Lorenzo de’ Medici sarà la volta di approfondire il personaggio di Leonardo Da Vinci.
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