Il decreto “chiusure” del governo Draghi: congelate zone gialle
Il governo Draghi si prepara a una nuova stretta. Il decreto “chiusure” scandisce le nuove regole di aprile
Probabilmente pronto il 31 marzo, il decreto “chiusure” da vita a un nuovo mese di limitazioni. Congelata la zona gialla, con zone rosse e arancioni rafforzate per tutta Italia. Sì alle scuole aperte anche in zona rossa, almeno fino alla prima media, mentre fino alla terza media per le città in zona arancione. La novità del decreto chiusura è la possibilità di modifica in corso d’opera, cioè qualora ci fosse un calo sostanziale della curva epidemiologica.
Decreto “chiusure”
Il decreto, che entrerà in vigore a partire dal 7 aprile, si baserà su pochi e semplici punti, focalizzati sulle chiusure di alcune zone e il congelamento di altre. Nello specifico, dopo le festività pasquali, l’Italia passerà a zona rossa o arancione, mentre sarà congelato il giallo, almeno fino a fine mese. Ciò comporterà in automatico il divieto di spostamento tra regioni e l’apertura dei bar e ristoranti, ma solo con possibilità di asporto.
La novità riguarda le scuole, con possibilità di rientro in classe fino alla prima media in zona rossa e fino alla terza media il zona arancione. Previsto, invece, il 50% di Didattica a Distanza per gli istituti superiori. Una novità non condivisa però da tutti. Molte le Regioni schieratesi sul fronte opposto, contrarie a una riapertura considerata troppo frettolosa.
Dubbi e proposte
Poco favorevole anche il giudizio della Lega, in particolare quello di Matteo Salvini, che puntava a una riapertura graduale delle attività, già a partire dal 7 aprile. L’esecutivo si è però detto scettico a riguardo, preoccupato delle conseguenze di una riapertura anticipat. Il governo Draghi si riserva però, l’opzione di modifica, nel caso i dati sulla condizione epidemiologica Covid-19 migliorassero.
Sui vaccini, invece, il decreto potrebbe contenere l’obbligo vaccinale per il personale sanitario e una norma a tutela di medici e infermieri. Dure sanzioni per chi non rispetterà l’obbligo e per le aziende ospedaliere, qualora non segnalassero alle Asl di competenza, il rifiuto del dipendente.
Il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Roberto Occhiuto, avanza la proposta di uno sblocco temporaneo di alcune zone localizzate, nel caso i dati dovessero migliorare. La proposta si basa su una zona gialla rafforzata, permettendo cioè a bar e ristoranti di lavorare per qualche ora al giorno, pur mantenendo le principali restrizioni sul divieto di assembramento e sulla distanza.
L’incontro con le Regioni
Nel frattempo il governo si prepara all’incontro con le Regioni, previsto per la giornata di oggi. Molti i punti da approfondire, dal dialogo ancora aperto sul nuovo decreto legge, alla strategia del piano di vaccinazione anti-Covid. A tal proposito, il governo si prepara a ricevere più di un milione di nuove dosi Pfizer, 500mila dosi di Moderna e 1,3 milioni di vaccini AstraZeneca. Il rifornimento sarà essenziale per la ripartenza della campagna vaccinale, a lungo ferma a causa dei dubbi su AstraZeneca.
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