18 Luglio 2019 - 16:22

Instagram, anche in Italia i like spariranno sotto i post

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Presto i like di Instagram non saranno più visibili ad altri utenti, ma soltanto al proprietario del profilo. Avviati i test per limitare la visibilità del conteggio

Anche in Italia presto Instagram non darà più la possibilità agli altri utenti di vedere i like ricevuti sotto le foto altrui. Già in altri paesi sono avviati i test per limitare la visibilità dei famosi cuoricini. 

Queste le dichiaraizoni di Tara Hopkins, Head of Public Policy Emea: “Vogliamo che Instagram sia un luogo dove tutti possano sentirsi liberi di esprimere se stessi. Ciò significa aiutare le persone a porre l’attenzione su foto e video condivisi e non su quanti Like ricevono.

Stiamo avviando diversi test in più paesi per apprendere dalla nostra comunità globale come questa iniziativa possa migliorare l’esperienza su Instagram”. 

La possibilità era stata già vagliata durante l’ultimo F8 di parile, ovvero la riunione di sviluppatori per Facebbok. Inizialmente era stato proposto solo per il Canada, ma ora si è esteso a tutta la community globale.

La ricerca Kapersky

Secondo una ricerca di Kaspersky quella dei like è una vera e propria dipendenza: il 61% degli utenti intervistati affermava di stare sui social per aumentare l’autostima.

Il 57% affermava che non trovava ciò che desiderava, solo il 31%, cioè un utente su tre, non se ne preoccupava. Ma addirittura il 24% degli uomini e il 17% delle donne addirittura si arrabbiava se nessuno si interessava ai loro post.

Pur di ottenere popolarità e approvazione, moltissime persone non solo mettono a repentaglio la propria privacy, ma possono chiudere relazioni importanti come quelle con amici, fidanzati e coniugi oppure parenti.

Le dichiarazioni di Massimiiano Dona

Anche Massimiliano Dona, presidente dell‘Unione Nazionale Consumatori, si è espresso: “Un’ottima notizia, un freno agli abusi degli influencer e a chi fa pubblicità occulta sui social senza rispettare le linee guida dell’Antitrust.

Siamo stati i primi a scoperchiare il problema e ad ottenere la prima condanna in materia dall’Antitrust. Grazie al nostro esposto, dopo la moral suasion, si è passati ad impegni precisi e concreti, sia da parte delle aziende che degli stessi influencer.

Il problema, però, è che le segnalazioni di violazioni proseguono e che è difficile monitorare il fenomeno, troppo vasto. La nuova politica di Istagram, se divenisse definitiva, affronterebbe il problema alla radice”.