12 Ottobre 2016 - 16:08

Non è stato raggiunto il numero minimo di firme per richiedere un referendum: La Buona Scuola resta

la buona scuola

Non è stato raggiunto il numero minimo di firme per richiedere un referendum: la Buona Scuola resta in vigore. La decisione è arrivata poco fa dalla Cassazione

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Non è stato raggiunto il numero minimo di firme per chiedere un referendum abrogativo: La Buona Scuola resta in vigore. Nell’esaminare le oltre 530’000 firme necessarie alla richiesta la Cassazione ne ha ritenute valide meno di 500mila, e quindi il referendum in 4 quesiti proposto per abrogare la Legge 107 non vedrà la luce. Anche se non è stato raggiunto il numero sufficiente, però, secondo gli organizzatori “E’ stata comunque una straordinaria esperienza di confronto e che ha dato voce a centinaia di migliaia di cittadini e lavoratori, pensionati e studenti che con la loro firma hanno manifestato contrarietà per i contenuti di una legge che snatura il valore costituzionale della scuola pubblica”.

Quando venne approvata La Buona Scuola, l’anno scolastico era agli sgoccioli, con studenti, docenti e dirigenti che avevano a disposizione un periodo iniziale per studiarla e anche ampiamente criticarla. Ma quello in corso è il primo anno in cui la riforma verrà effettivamente vissuta in pieno, dal primo all’ultimo giorno, e la richiesta di referendum era stata avanzata, secondo il comitato organizzatore, perché essa “ha evidenziato le contraddizioni, ha messo a nudo tutti gli aspetti, negativi, confusi e anticostituzionali della cosiddetta ‘Buona scuola’: contenziosi legali infiniti, cattedre vuote, alunni disabili ancora senza sostegno, uffici nel caos, tutto per l’arrogante pretesa di poter fare a meno di ogni serio confronto con il mondo della scuola, con i lavoratori, con gli studenti e chi li rappresenta”.

Il numero di firme non è stato raggiunto, ma dal comitato avvertono che comunque non si arrenderanno e proveranno ancora a fermare la riforma e il totale caos in cui questa sta portando una istituzione già di suo confusa come la scuola italiana.

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