7 Dicembre 2015 - 11:10

La memoria di Ellis Island in un corto di JR

De Niro - Ellis di JR

È intitolato Ellis e fa memoria del fenomeno migratorio che interessò l’America negli anni 1890-1954, ma il progetto ambisce, attraverso la memoria, a voler rappresentare il fenomeno nella sua essenza, aldilà di ogni tempo

[ads1] Scritto da Eric Roth (sceneggiatore di Forrest Gump e Il curioso caso di Benjamin Button, per citarne alcuni) e diretto da JR (fotografo e street artist di grande sensibilità e talento), il cortometraggio Ellis ha per protagonista la figura del migrante, anzi, più precisamente, la memoria; a prestare il volto a qualcosa di così granitico ed evanescente è Robert De Niro che, in un certo senso,  con questa interpretazione omaggia le sue origini pugliesi, essendo nipote di migranti italiani che hanno tentato la fortuna in America. Proprio come chi scrive e come tanti che ora stanno leggendo questo articolo.

A fare da set alla pellicola è lo scarno e oramai decadente ospedale abbandonato, che era stato costruito ai piedi della Statua della Libertà e dove erano ricoverati i migranti ammalati o deperiti. Qui, già nel 2014, JR aveva installato Unframed – Ellis Island”, una sobria ma potente installazione di foto a grandezza naturale dei migranti che sono passati per Ellis Island, incollate sulle pareti interne dell’edificio.

Today we finished the last part of “The Ghost Of Ellis Island” short film… Cant wait to share this film written by the master Eric Roth ! #process

Una foto pubblicata da JR (@jr) in data:

Ellis Island è il simbolo del sogno americano di tante persone che hanno lasciato tutto sperando di costruirsi un futuro e che, con tale determinazione, hanno contribuito a costruire un grande paese: proprio come tante persone oggi cercano un futuro lontano dalla propria terra e a cui, ahinoi, neghiamo anche il calore dell’umana comprensione.

Il progetto Ellis è di un valore incommensurabile, sia perché tocca qualcosa che appartiene al sacrario della nostra memoria collettiva sia perché questo stesso argomento è una proposta con cui dobbiamo misurarci e con cui stiamo forse dimostrando che la nostra umanità non ha imparato alcunché dalla sua storia. Eppure, siamo ancora in tempo: il fare memoria ci rende umani. Gli animali non possono riconoscersi parte di un tutto: è solo dell’uomo trovare parziale compimento di sé nell’identificarsi nell’anello di una catena che si perde nella bruma del tempo e che pare – ma è solo un’illusione – avere in noi, nel nostro nucleo di affetti, il suo fine, essendo in verità ogni uomo il compimento dell’intera umanità.

Questo cortometraggio è gratuito: per vederlo, trasmetterlo, proiettarlo e condividerlo basterà connettersi al sito itunes.com per scaricarlo. Il regista, JR, ad un’intervista rilasciata al giornale Repubblica, ha detto che “tutte le forme d’arte lasciano un segno più profondo se condivise”.

C’è da essere grati ad artisti come JR che non solo sanno rendere il mondo una tela meravigliosa ma fanno dell’arte ciò per cui essa ci è donata: elevarci nel tentativo di rendere questo mondo all’altezza di un’umanità migliore.

https://www.youtube.com/watch?v=DKUab3OHMtg&feature=youtu.be

[ads2]