5 Gennaio 2018 - 11:02

“La strage degli innocenti” arriva ad Aosta

Aosta

Sarà il Museo Archeologico Regionale di Aosta ad ospitare “La strage degli innocenti” di Guido Reni

Il 12 gennaio 2018, presso il Museo Archeologico Regionale di Aosta (MAR) sarà inaugurata la mostra dal titolo “La strage degli innocenti. Manifesto del Raffaellismo di Guido Reni” interamente dedicata all’omonimo dipinto realizzato nel 1611 da Reni per la cappella Berò nella chiesa di San Domenico di Bologna.

L’esposizione ripercorre, mediante apparati multimediali, le tappe della realizzazione dell’opera, una maestosa pala d’altare, di grandi dimensioni (268 x 170cm), appartenente alle collezioni della Pinacoteca Nazionale di Bologna.

Il dipinto si riferisce al drammatico episodio della strage degli innocenti narrato nel Vangelo di Matteo e presenta più eventi racchiusi in uno spazio limitato che favoriscono l’accrescimento di uno stato di confusione e agitazione.

Sono rappresentati due soldati pronti ad uccidere delle donne con i loro figli. Le madri reagiscono in maniera differente alla minaccia: una donna con il volto sfigurato tenta la fuga, un’altra scappa abbracciando il figlio, una sostiene il proprio fanciullo sulle spalle, un’altra ancora tenta di ostacolare i soldati e un’ultima madre prega in ginocchio sui corpi dei bambini uccisi con la faccia rivolta verso il cielo.

L’opera, realizzata con la tecnica di olio su tela, presenta un forte richiamo stilistico a Raffaello.

La mostra prevede anche l’esposizione di un capolavoro di Raffaello, una “Testa di Madonna”, proveniente dalle Gallerie Estensi di Modena che sottolinea ulteriormente il legame fra i due artisti.

Reni, impegnato nella rappresentazione di soggetti sacri e profani, è passato alla storia come eterno rivale di Caravaggio, due artisti e due stili in continua opposizione.

L’esposizione, curata da Mario Scalini ed Elena Rossoni, permette ai visitatori di comprendere il percorso costruttivo che porta alla realizzazione di un’opera e il filtraggio dei contenuti attuato dall’artista e voluto dal committente.

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