11 Febbraio 2020 - 16:11

L’amica geniale, siamo tutte un po’ Lila o Lenù

L'Amica Geniale

Ieri sera è andata in onda la prima puntata della seconda serie de “L’amica geniale”. Lila e Lenù: amiche del cuore, eppure tanto diverse. Chi è la tua preferita?

Ieri sera su Rai1 è andata in onda la prima puntata de “L’amica geniale – storia del nuovo cognome”, seconda serie della fiction ispirata al romanzo di Elena Ferrante.  Il racconto delle vite di Lila Cerullo ed Elena Greco, trasmesso in anteprima mondiale. 

Un suggestivo affresco della Napoli prima del Dopoguerra e poi del Boom economico, fa da sfondo alla storia de “L’amica Geniale”. Inutile negarlo, sono i personaggi che più catalizzano l’attenzione fra quelli tratteggiati dall’autrice.

Due amiche del cuore, unite sin dall’infanzia, eppure così diverse. Ogni lettore o spettatore ha la sua preferita. Il loro legame è un’ altalena di sentimenti, i loro caratteri spigoli che spesso cozzano.

Lila e Lenù a confronto

Da una parte c’è Lenù, una ragazzina anonima che inizialmente non eccelle a scuola ma che, per un sentimento di ammirazione che pencola nell‘invidia, emerge e riesce a diventare la prima della classe.

Questa sorta di competizione personale farà in modo che progredisca nella carriera scolastica, e venga stimolata a fare di più e meglio. Ma ciò che si osserva negli episodi de “L’amica geniale”, è che non possiede l’acume di Lila, nè la sua rapidità di apprendimento e tantomeno la sua creatività. 

La sua bravura è frutto di ore e ore chinata sui libri, schiacciata dalle aspettative dei genitori, degli insegnanti e della gente del rione, che vede in lei la personificazione della cultura, e la rispetta e riverisce per questo.

Parte del suo metodo e della sua perseveranza le sono stati insegnati proprio da Lila. Aleggia in lei un persistente senso di inferiorità, poichè sente sempre di dover dimostrare qualcosa. Ciononostante, ha sempre riconosciuto la genialità della sua amica.

Di contro, Lila non ha avuto tutte le sue fortune: ha un grande talento, è intelligente e ribelle, e le sue aspirazioni innescano litigi nella famiglia, che rifiuta di farla studiare: in quanto femmina, non le serve.

In tanti, persino suo marito, cercano di farla piegare allo stereotipo della donna sottomessa e docile, ma lei è una ragazza ostinata e viene definita una sorta di strega maligna.

Le loro personalità riescono a incastrarsi perfettamente, a riempire reciprocamente i propri vuoti: la grinta di Lila supplisce la remissività di Lenù, l’innato talento della prima viene sostituito nella seconda da un ossessionante primeggiare.

La sicurezza di sè contro la paura di fallire, di non essere all’altezza.

Lenù è una ragazza nella norma, piuttosto melliflua, che non possiede alcunchè di straordinario, eppure attraverso l’impegno e la costanza riesce a migliorarsi, e tutti la ritengono la non plus ultra.

Ma è Lila a essere genuinamente eccezionale, brillante e determinata. Ha avuto solo pochissime opportunità di dimostrarlo, repressa dalla famiglia.

Non resta che continuare a seguire gli episodi de “L’amica geniale” per continuare a identificarci nell’una o nell’altra, nella loro ruvida dolcezza, ma anche nella forza. In fondo, siamo tutte un po’ Lila o Lenù.