1 Giugno 2018 - 15:17

Lorenzo Fontana: il Ministro di Famiglia e Disabilità contro il “nichilismo”

Lorenzo Fontana

Veronese, 38 anni, Lorenzo Fontana è il nuovo Ministro della Famiglia e della Disabilità. Profondamente cattolico, ha posizioni molto radicali sull’aborto e sui diritti delle donne

Nel suo profilo Twitter, si autodefinisce “veronese, cattolico, attualmente Vicesegretario federale della Lega“. Lorenzo Fontana sarà il nuovo Ministro per la Famiglia e le disabilità del governo Conte. Oltre ad essere (per ora) vicepresidente della Camera, è anche eurodeputato.

Laureato in Scienze Politiche, Fontana ha 38 anni, con una figlia a carico. Leghista di lungo corso, si è iscritto al Carroccio quando ha compiuto la maggiore età. Il ministro è noto per essere cattolico e contrario nettamente all’aborto e schierato per politiche più incisive per la famiglia.

In un’intervista a Vita diceva: “La politica deve occuparsi della famiglia, non possiamo perdere altro tempo. I figli sono l’investimento del futuro. Ogni anno è come se perdessimo una città delle dimensioni di Padova, il calo demografico è paragonabile a quello provocato fra il 1918 e il 1920 dalla febbre Spagnola.

La lotta per la vita e il caso Alfie

Il nuovo ministro ha posizioni molto nette e chiare sulla difesa della vita e della famiglia. A questo proposito, Fontana stesso ha dichiarato: “Se non si rispetta la vita dal concepimento alla fine naturale si arriva ad aberrazioni come quelle di cui siamo stati e siamo testimoni. Tipico delle dittature. Il nazismo omologava per razza, il comunismo per classe sociale. Oggi si tenta di omologare per interessi economici o per concezioni di vita. L’anziano non autosufficiente? ‘Un peso per la sanità, dunque un peso per lo Stato… che muoia’ dicono.

Sul tema della disabilità, ci fu una particolare affermazione sulle barriere architettoniche, fatta in campagna elettorale.
Sappiamo quanti anziani ci sono che hanno bisogno di aiuto, sappiamo quanti disabili hanno problemi con le barriere architettoniche, sappiamo quanti problemi ci sono all’interno delle famiglie causati ad esempio dalla ludopatia. In Europa stiamo cercando di intercettare i fondi destinati all’abbattimento delle barriere architettoniche.”

Intervenendo sul caso Alfie, ha dichiarato: “Una vicenda allucinante e purtroppo anche un segno premonitore di quello che potrà accadere in tutta Europa se la deriva nichilista dovesse continuare. Fa venire i brividi il fatto che un tribunale decida di far morire una persona, in questo caso un bambino di 23 mesi, perdipiù contro la volontà ferrea, eroica dei suoi genitori. Quello che sta succedendo ci permette di capire ancora meglio in che tempi viviamo oggi in Europa.

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