Il favoloso mondo di Van Gogh: tra sogno e realtà
Totalmente immersiva l’esperienza vissuta durante la visione del film ispirato alla vita dell’artista di fama internazionale Van Gogh: Loving Vincent
Loving Vincent, lungometraggio dedicato alla vita di Van Gogh, è una proiezione senza paragoni interamente dipinta a mano da una moltitudine di artisti desiderosi di contribuire in maniera unica alla sua realizzazione.
Attraverso pennellate di colore i protagonisti prendono vita raccontandosi e ricostruendo la vita dell’uomo sullo sfondo dei suoi dipinti più belli. Non è nient’altro che un escamotage per rivelare l’amore del pittore verso la sua terra, i paesaggi, uomini e donne verso i quali provava una certa inibizione (come nel caso di Margaret, ritratta intenta nel suonare al pianoforte) ma anche per trasmettere la sua passione per l’arte, che mai l’abbandonò.
Tema principale è senza dubbio l’affetto provato da Van Gogh nei confronti del fratello Theo: l’unico ad averlo amato, accettato, accolto e finanziato fin dal principio. Il legame tra i due, così solido e indissolubile caratterizzato da una fitta corrispondenza, unico nel suo genere, portò infatti Theò a credere fino in fondo nella creatività del fratello. I due fratelli, così uniti in vita, lo divennero anche in seguito: Theo si suicidò 20 giorni dopo la morte di Van Gogh.
La storia dell’artista viene ricostruita dal giovane Armand Roulin, il quale è un personaggio chiave: egli ha infatti il compito di consegnare l’ultima lettera dell’artista al fratello, ritrovato soltanto in seguito alla morte di Van Gogh. Dopo aver compiuto un lungo viaggio ed aver appreso, suo malgrado, della morte di Theò, Roulin entra in contatto con altri personaggi vicino al pittore.
A questo proposito conduce un indagine per ricostruire le vicende che videro protagonista Van Gogh e in particolar modo la causa che lo spinse a suicidarsi. Dalle testimonianze raccolte emerge un uomo timido, inquieto, schivo talvolta malinconico e disagiato ma allo stesso modo ingenuo, tenero, dolce. La purezza del suo animo venne colta da pochi. Non a caso la sua figura e il suo stile sono stati spesso e volentieri associati all’animo di un bambino.
Il film ha riscontrato gran successo toccando le corde del cuore di tanti spettattori rimasti colpiti e affascinati dal mondo interiore di Van Gogh. Inoltre il metodo rappresentativo ha catturato l’attenzione dei presenti, rimasti di stucco di fronte a tali effetti, colori vibranti e disegni attenti.
Articolo a cura di Ines Ranieri
ARTICOLO PRECEDENTE
Lascia un commento