Lukaku e i suoi compagni malati, l’Inter lo richiama: la ricostruzione
Le dichiarazioni di Romelu Lukaku sulle possibilità di essere rimasto contagiato dal Coronavirus insieme ai compagni di squadra non sono piaciute all’Inter
Hanno fatto discutere le dichiarazioni di Romelu Lukaku avvenute nella giornata di martedì, nel corso di una diretta Instagram (“A gennaio 23 calciatori su 25 erano malati”).
Come riporta La Gazzetta dello Sport, l’Inter ha preso atto delle parole dell’attaccante belga ed ha provveduto a fare richiamo ufficiale nei confronti del suo tesserato, in quanto le sue dichiarazioni non sono piaciute ai vertici del club nerazzurro. Inoltre, facendo una ricostruzione approfondita dei fatti, emerge come la teoria dell’ex-Manchester United venga smentita passo dopo passo.
In primis – come riporta la Rosea – la vicenda delle vacanze natalizie: Lukaku ha fatto riferimento alla settimana di pausa di dicembre e l’inizio delle malattie, ma l’Inter nella trasferta di Napoli dell’Epifania (prima gara ufficiale post-vacanze) aveva tutti i calciatori sani e a disposizione, eccetto D’Ambrosio e Asamoah infortunati.
Il secondo punto è quello legato al quasi svenimento di Skriniar in Inter-Cagliari: quella partita è la tesi utilizzata da Lukaku per alimentare la questione dei malati per febbre e sintomi vari della squadra, tra cui anche lo stesso attaccante, ma allo stato delle cose risultavano soltanto in tre ad avere stati febbrili (De Vrij, lo stesso Skriniar e D’Ambrosio) più altri 4 calciatori alle prese con infortuni vari (Borja Valero, Sensi, Brozovic e Gagliardini).
Pertanto, l’Inter ha fatto sapere di aver avuto soltanto 4 casi di influenza da inizio 2020 e smentisce praticamente la versione di Lukaku. Da valutare se, oltre al richiamo, ci saranno ulteriori provvedimenti da parte del club nei confronti dell’attaccante belga. Situazione paradossale.
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