10 Gennaio 2023 - 11:17

Lukaku, muscoli fragili e rischio flop: l’Inter riflette

Lukaku non riesce a convincere l'Inter a causa anche delle condizioni fisiche non ottimali. La società medita sul da farsi

serie a, lukaku

L’Inter di Simone Inzaghi medita sul futuro di Romelu Lukaku. Il belga, reduce da una stagione decisamente non entusiasmante, non ha ancora convinto del tutto società, allenatore e tifosi. Ciò che fa specie è soprattutto il ricordo del calciatore che era con Antonio Conte. Attualmente i nerazzurri sono al quarto posto in Serie A, a 10 punti di distacco dal Napoli capolista che, nonostante la sconfitta proprio con la squadra di Inzaghi, procede a spron battuto.

Lukaku: cosa dice la Gazzetta

72 presenze in due campionati, 65 volte titolare, 52 partite da novanta minuti e sei volte sostituito ben oltre l’80’. Ecco cos’era Lukaku per Conte: un totem, l’insostituibile centravanti con cui andare all’assalto di ogni avversario, il primo uomo da mandare in pressione con ferocia, per inviare chiaro il messaggio alla controparte. L’Inter di Conte si sentiva sicura, trascinata dalla fisicità di Lukaku. Era stata costruita attorno alle qualità del belga, devastante e dirompente in campo aperto. Anche Conte provò nei primi mesi a imporre palleggio e manovra avvolgente, ma optò presto per l’inversione a U. Baricentro più basso e ricerca immediata della profondità una volta riconquistata palla. E nel gioco verticale, con ampio spazio da attaccare, nessuno sembrava in grado di poter arginare la strapotenza fisica di Big Rom. Conte fece di tutto per portarlo a Milano, addirittura si spese pubblicamente durante la tournée asiatica, nei giorni in cui la Juventus sembrava essersi inserita. Va da sé che una volta sbarcato sul pianeta Inter, Lukaku si sia sentito subito al centro del progetto, sicuro di essere il nuovo faro della squadra. Conte lo ha coccolato, certo, ma anche fatto allenare come mai prima, riuscendo a trasformare Romelu in un’arma devastante. E Lukaku ha ripagato, griffando lo scudetto 2020-21 con 24 reti e permettendo a Conte di scrivere ancora un pezzo di storia, stavolta nerazzurra – ricorda la Gazzetta dello Sport.