M5S-Italia Viva, il Governo si “inceppa”: che cosa succede?
Italia Viva tiene il Governo in ostaggio e il M5S si mette di traverso. Comportamenti ambigui che rischiano di farlo crollare
Il Governo va, almeno per ora. Il punto è che ha talmente tante storture da correggere che comunque la sua andatura zoppica, e anche parecchio. Naturalmente il problema principale è da additare a questa frattura interna che si sta verificando tra Movimento 5 Stelle e Italia Viva, che sta macerando ferite già aperte dalla partenza. I due partiti non sono mai stati troppo amici, e la loro convivenza è stata forzata fin da subito, anche per via di un passato sicuramente burrascoso e poco cordiale.
Con l’avvicinarsi del Natale, al posto di “farsi tutti più buoni“, come il periodo indicherebbe, sembra che le tensioni si siano addirittura acuite. Ognuno ha da rimproverare qualcosa all’altro, a causa di comportamenti ambigui che sicuramente non fanno il bene né dell’interesse governativo né del Paese stesso. Se ad occupare l’agenda politica giornaliera di Conte, oltre ai provvedimenti per far fronte all’epidemia in formato natalizio, c’è il possibile rimpasto di Governo, vuol dire che c’è più di qualcosa che non quadra. La vicenda riguardante Teresa Bellanova, ministro dell’Agricoltura di Italia Viva, sta letteralmente divorando dall’interno la squadra governativa.
Il rischio del crollo è davvero importante, questa volta, specie dal punto di vista di Italia Viva. Ma, ragionandoci a mente fredda, che senso avrebbe destabilizzare un ambiente intero e ridurlo in poltiglia ai ridossi della fine dell’anno? Per di più, con una crisi economica e sociale che infuria ulteriormente e non promette alcuno sconto? Naturalmente, dietro questa voglia insana di complicarsi le cose c’è l’ambizione. Un fardello che Matteo Renzi si porta dietro praticamente da sempre, fin da quando si propinava a fare politica a livello locale.
Se ci si mette anche il M5S
Ma Renzi non è l’unica preoccupazione nella casa dell’esecutivo. Anzi. Ora addirittura il Movimento 5 Stelle comincia a sparigliare il mazzo e rendere nuovamente le cose complicate. Sì, perché se Italia Viva si occupa di alimentare le polemiche legate alle cosiddette “poltrone” (per utilizzare un termine tanto caro agli ambienti “grillini“), d’altro canto il Movimento 5 Stelle complica ulteriormente le cose. Sì, perché a distanza di anni, il rebus sulla TAV, uno degli argomenti principali di discordanza nel Governo, non è stato ancora risolto. Una scelta che, francamente, al giorno d’oggi appare come inutile e assolutamente superflua, dato che i problemi sono altri.
In tutto questo marasma, con questo trambusto che diventa sempre più assordante, l’unica ancora di salvezza (e sembra paradossale chiamarla così) è il Partito Democratico. L’unico che prova continuamente a fare da collante tra le due anime chiassose e chiacchierone del Governo. Il partito che tenta con tutto sé stesso di portare avanti questa convivenza (che ai più può sembrare forzata, ma non lo è), in modo da non lasciare campo all’avanzamento (nemmeno più tanto pericolo) delle destre. Il problema, però, è che il centrosinistra è rimasto praticamente da solo, a predicare nel deserto una pace che, giocoforza, non arriverà probabilmente mai.
Questa è una cosa che, naturalmente, non fa bene al Governo in toto. Purtroppo, non solo così ci si presta ad attacchi molto più semplici da parte dell’opposizione, che però si limita a mantenere gli stessi refrain e a ripeterli con tempistica costante, ma anche al malumore dei cittadini. L’occasione della pausa di Natale, quindi, può fungere da toccasana per riorganizzare le idee e riuscire a cementificare nuovamente l’unione che questo Governo ha portato avanti per buona parte del suo operato. Naturalmente, questa dev’essere un’occasione tassativa da sfruttare per coprire le buche e ridimensionare le falle. Ma il Governo è già al lavoro su questo.
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