23 Novembre 2020 - 18:28

M5S e Stati Generali: il documento finale punta sulla collettività

isis Luigi Di Maio

Il M5S punta sulla collettività. Il documento stabilisce un unico organo collegiale. Le alleanze saranno “eccezionali”

Il documento finale degli Stati Generali del M5S punta su due risvolti fondamentali: il superamento della leadership individuale e l’autorizzazione ad alleanzeeccezionali“.

Il documento

Il documento parte da una premessa semplice e concisa. “Le affermazioni presenti sono il frutto del lavoro svolto nel corso degli Stati Generali a partire dalle riunioni territoriali, fino all’evento nazionale. Queste saranno sottoposte, per parti separate, al voto dell’assemblea degli iscritti. Le parti approvate costituiranno un atto di indirizzo a cui gli organi del movimento preposti formuleranno le relative proposte.” Di volta in volta, “saranno sottoposte al voto dell’assemblea degli iscritti‘.

Per le questioni più delicate, invece, il documento specifica che “saranno costituiti appositi tavoli di lavoro.”

Leadership collegiale

Tra i cambiamenti più sostanziali spicca la leadership collegiale. Si elimina dunque, l’ipotesi di optare per una guida individuale in rappresentanza del Movimento. L’organo collegiale dovrà pertanto combinare “rapidità ed efficienza nell’azione politica“. Poi dovrà “attribuire alcune funzioni di indirizzo politico e di convocazione dell’assemblea degli iscritti ad un organo collegiale. L’elezione dei componenti degli organi deve essere effettuata in via prioritaria individualmente, individuando eventuali incompatibilità.

Le alleanze ‘eccezionali’

Di alleanze per il M5S si parla. Per ora, però, soltanto in via “eccezionale“: “Il M5S nasce come forza alternativa alle altre forze politiche esistenti.”

Specificando che, per via eccezionale si intende “in relazione ai singoli sistemi elettorali, possono essere autorizzate, prima o dopo le votazioni, specifici accordi con altre forze politiche, prioritariamente con liste civiche.”

Un’unica grande specifica sembra però doverosa. Così il M5S individua come unica possibile alleanza quella basata su una corrispondenza di idee e politiche condivise: “Ciò può avvenire solo sulla base di accordi chiari e percorsi stabiliti di condivisione di programmi, idee e obiettivi. Teniamo conto prioritariamente dei livelli territoriali coinvolti, ma con un’autorizzazione che avvenga a livello nazionale che tenga conto degli interlocutori e del contenuto degli accordi.”

Associazione Rousseau

Per quanto riguarda il rapporto con tra il M5S e l’associazione presieduta da Davide Casaleggio, invece, il documento specifica la necessità di stipulare un contratto di servizio. Il M5S punta sulla piattaforma come sostegno all’azione politica programmata. La novità riguarda la stipula di un contratto di servizio con il gestore della piattaforma stessa, per definire meglio i ruoli, i servizi e i doveri.

I finanziamenti

Per i fondi del M5S si pensa a “potenziare le forme già esistenti”. In più, si ricercano dei nuovi, prevedendo “una gestione centralizzata dei fondi, superando il modello dei comitati di scopo, potenziando le forme di finanziamento già esistenti e individuandone di nuove.”