2 Luglio 2021 - 11:38

La “beffa” di Malika: l’agente lascia l’incarico

Malika Chalhy

Con i soldi delle raccolte fondi in suo favore ha comprato una Mercedes: la bufera mediatica travolge Malika Chalhy e l’agente lascia l’incarico

Non si placano le polemiche attorno a Malika Chalhy, la ventiduenne di Castelfiorentino ripudiata dalla famiglia e cacciata di casa perché lesbica: in suo favore, a gennaio scorso, sono partite dai social due raccolte fondi.

Con quei soldi, circa 140mila Euro, Malika aveva manifestato l’intenzione di impegnarsi nel sociale tramite la fondazione di un’associazione a tutela delle vittime di discriminazione, progetto in cui aveva detto coinvolta anche l’ex Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, che di recente ha però smentito.

L’Associazione, di fatto, non è (ancora) nata: in compenso Malika, la vediamo sui social al volante della sua nuova auto, ha comprato una Mercedes, che le sarebbe costata 17mila Euro e un cane bulldog da 2.500 Euro.

Che l’auto sia usata o nuova di zecca, che le serva per attendere meglio e autonomamente  ai suoi impegni lavorativi e sociali, è poco importante: chi ha contribuito alle raccolte fondi che le permettessero di cominciare altrove una nuova vita, oggi la ragazza è stabilmente a Milano, si è sentito beffato e ha accusato Malika di essersi approfittata della solidarietà della gente.

Accuse che Malika respinge con forza. Tra interviste e lunghi post sui social la ragazza si difende così: “La gogna me la prendo tutta ma chi mi ci mette non è migliore di me. Ho fatto uno sbaglio: a 22 anni nessuno ha mai fatto uno sbaglio? Ho fatto una scelta affrettata, magari dovevo trovarmi prima un lavoro”.

Un lavoro che magari abbia a che fare con il mondo dello spettacolo e della tv? Plausibile, ma è presto per saperlo, tanto più ora  che l’agente di Malika (colui che organizzava le sue apparizioni sui media lavorando pro-bono) ha deciso di abbandonare l’incarico: anche a lui Chahly aveva detto di volersi impegnare nel sociale, e ai suoi sospetti sulla Mercedes aveva risposto che apparteneva alla famiglia della sua compagna.