22 Dicembre 2017 - 21:02

Masterchef 7, via alle selezioni per gli aspiranti chef

MasterChef All Stars

La nuova edizione di Masterchef 7 ha avuto inizio. Il talent culinario più amato di sempre accende i fornelli per le selezioni dei migliori aspiranti chef del Paese

Masterchef riapre finalmente i battenti, sempre su Sky Uno. Quest’anno i concorrenti dovranno conquistare il palato di un nuovo giudice. Dopo l’addio (o l’arrivederci?) di Carlo Cracco, una nuove chef stellata ha preso il suo posto. Si tratta di Antonia Klugmann, ben nota nell’ambito della ristorazione per aver bruciato le tappe. Dopo alcuni anni di esperienza in giro per l’Italia, quella che i genitori volevano diventasse un avvocato, decide di aprire con il compagno Romano De Feo il ristorante L’Argine a Vencò, che subito conquista una stella Michelin.

Di origini triestine, Antonia Klugmann all’inizio della puntata di ieri appare in scena interrompendo un simpatico siparietto del funerale di Cracco. I tre chef, Bastianich, Barbieri e Cannavacciulo la interrogano per essere certi che sia in grado di sopperire alla “malvagità” di Carlo Cracco. Durante la puntata ha dimostrato di saper essere fin troppo all’altezza, non negando anche sorrisi e consigli ai più meritevoli. Un giudice perfetto, allora.

Il grembiule è il pass per la fase successiva delle selezioni

Tra i concorrenti più caratteristici che hanno ricevuto il grembiule, spicca senz’altro Italo, un ex aviatore, amante della dolce vita e del golf, nei cui trofei ha servito le sue preparazioni etniche. Più tardi riceverà un sì anche Manuela, che per il suo comportamento e modo di porsi quasi fiabesco, ha scatenato l’ilarità di chef Klugmann. Simone, timido studente marchigiano, dal passato probabilmente non felice, conquista il palato dei giudici e si aggiudica anch’egli un grembiule. Dulcis in fundo, tra i tanti è degno di nota Fabrizio Ferri, abruzzese DOC, che porta davanti ai giudici un piatto povero della cucina locale, “le sagne coi fagioli e le cotiche”. Si presenta annunciando di voler riportare la cucina italiana alle origini e per questo viene definito da Joe Bastianich “così indietro che è quasi avanti”.

Tanti sono stati i sì dati dai giudici, altrettanti i no. Non sono mancati dissensi, momenti di divertimento e momenti più tesi. Non ci resta che aspettare giovedì prossimo per vedere cosa e chi dovranno affrontare i nostri giudici.

 

 

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