11 Gennaio 2023 - 10:25

Milan, senti Sgarbi: “San Siro non si tocca”

Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla cultura, ha rilasciato dichiarazioni in merito alla situazione dello Stadio San Siro. Il Milan ascolta

Milan Sgarbi

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Vittorio Sgarbi ha parlato della realizzazione del nuovo stadio. Milan e Inter ascoltano attente.

Milan: le dichiarazioni di Vittorio Sgarbi

Sul vincolo relazionale:
“Il vincolo verrà fatto, se loro vogliono fare delle riunioni di Giunta le facciano, se ci tengono ad esercitarsi sul piano dialettico e politico proseguano pure, noi faremo il vincolo comunque”.

Sul perché San Siro deve essere salvato:
“Mi pare evidente che lo sport abbia un ruolo fondamentale nella nostra visione del mondo e che Milano sia una delle capitali del calcio italiano. In quello stadio hanno giocato Mazzola e Rivera, è intuitivo che San Siro non possa essere abbattuto, non riesco davvero a capire”.

Sgarbi sui tempi per porre il vincolo:
“Serve un Sovrintendente, non posso farlo io dal mio ufficio. Io ho fatto presente una situazione che tra l’altro è precedente a me, si tratta di una vicenda che è stata affrontata in maniera impropria in passato, perché il Ministero, con due comitati tecnici riuniti dopo i ricorsi per l’eventuale abbattimento, aveva già dato indicazioni su questo vincolo che poi non è stato mai fatto. Io ho solo interpretato le carte: il vincolo monumentale non poteva essere fatto perché l’edificio è troppo recente, ma il vincolo relazionale sì per quel che San Siro rappresenta. Era tutto scritto. Si vede che all’epoca l’indicazione politica era tale da indurre la vecchia Sovrintendente a non seguire l’ipotesi vincolistica, adesso l’indicazione politica è un’altra e io la seguo perché la ritengo corretta”.

Su che cosa lo lega personalmente a San Siro:
“Lì ho inaugurato piazzale Angelo Moratti. In quello stadio ci sono state tante personalità del nostro tempo e non va dimenticato che i tifosi di Milan e Inter sono emotivamente legati a questo posto. Mi hanno chiamato in tanti per darmi il proprio sostegno, da Berlusconi a Moratti fino a Tabacci, Rampelli e gli ambientalisti. Posso passarvi il mio cameriere di fiducia? È un grande interista”.

L’intervento del cameriere:
“Buonasera sono Moretti, il primo cameriere. Non si può demolire un contenitore di emozioni, di ricordi, di sofferenze come San Siro. Posso garantirvi che tutta la Curva Nord e la vecchia Fossa dei Leoni sono contrarie. Vi ripasso Vittorio».

Sgarbi sul motivo del vincolo relazionale:
“Avete sentito il cameriere? Esistono davvero milanisti o interisti che vogliono buttar giù lo stadio? Io non credo. Anche se non ho alcun interesse per il calcio – l’unica volta in cui sono stato a San Siro mi sono addormentato sulla spalla di Berlusconi – ho intuito che la città sente lo stadio come proprio: io ho soltanto interpretato un sentire comune. Il vincolo relazionale sta proprio nel difendere questo sentire comune, per far sì che le persone continuino a rispecchiarsi in un simbolo”.