19 Gennaio 2018 - 11:37

Milano: Alighiero Boetti mette in mostra il suo mondo fantastico

alighiero boetti

Il fantastico mondo di Alighiero Boetti in una mostra a Milano. La galleria Dep Art ospita le originali tele del pittore, fra delfini, rane e tartarughe

Una trentina di opere su carta, realizzate da Alighiero Boetti, saranno in mostra a Milano. I disegni sono dedicati al regno della natura e al mondo animale. In realtà, le opere sono state concepite già a partire dal 1965. La mostra Alighiero Boetti. Il mondo fantastico, sarà ospitata dalla galleria Dep Art di Milano dal 28 febbraio al 28 aprile.

La mostra ospiterà dipinti a tutti gli effetti, strutturati, costruiti e definiti. Inoltre, l’esposizione è a cura di Federico Sardella. Ad aprire il percorso è un’opera del 1965, un approfondimento sulla natura e sul regno animale, una delle tematiche preferite dall’artista. Elementi principali dei dipinti di Boetti sono rane, scimmie, pantere, delfini, e tartarughe. Il pittore riesce a ripetere questi soggetti all’infinito, combinandoli in modo fantasioso. Inoltre, la mostra accoglie anche l’installazione Zoo del 1979, allestita da Boetti, con i figli Agata e Matteo, nel suo studio di Roma.

Ancora, per consentire al visitatore di apprezzare al meglio questa produzione, si potranno osservare i dipinti dall’alto, seduti su un tappeto afgano. Questi oggetti sono disposti in modo da essere raggruppati per genere, anche secondo l’area geografica di appartenenza. Infatti, come l’artista stesso scrive: “Questi animali portano in sé il ricordo di milioni di loro predecessori e ricordano il tempo, quello antico, lento, anonimo, identico, immobile, invariato”.

Infine, per catturare l’attenzione del visitatore, la mostra ospita soggetti particolarmente rari, disegnati con grafite, inchiostro di china, acquarello o penna a biro. Infatti, figura ad esempio la Lampada del 1965, del periodo torinese. Inoltre, accompagna l’esposizione un volume bilingue realizzato da Dep Art, con un’introduzione di Antonio Addamiano e Federico Sardella. Il curatore della mostra dialoga con se stesso a proposito di Boetti. Infine, all’interno del libro ci sono tutte le opere esposte in riproduzione e una serie di immagini prese dall’installazione.

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