10 Febbraio 2018 - 08:49

7° Arte: #5 Modern Times – Ineluttabile precariato

modern times

Film del 1936: prodotto, scritto, diretto e interpretato da Charlie Chaplin, Modern Times (Tempi Moderni) è una delle pellicole di maggior successo dell’artista francese

La tematica del lavoro è sempre stata delicata all’interno dei film. Modern Times del 1936 descrive la situazione precaria di una comunità alle prese con l’avvento industriale.

Pecore, masse e individuazione di individui

Con l’avvento lavorativo la massa fa disperdere il ruolo dell’individuazione e dell’individuo. Fin dalla prima scena, Chaplin inquadra una mandria di pecore e poco dopo una simile mandria di esseri umani che si recano al lavoro in fabbrica. La fabbrica rende gli uomini stanchi, destabilizzati, sottopagati e con la continua incertezza della stabilità.

Il personaggio di Charlot è soggetto a 87′ di continui pericoli. Sia a livello mentale che fisico. Catapultato ripetutamente e insistentemente in lavori sociali e industriali, ridicolizzati dalla vivacità di un film comico ma anche riflessivo.

Rispetto alle precedenti pellicole, il film presenta alcune scene parlate. Resta comunque un film muto. Con evoluzioni tecniche e narrative rispetto agli esordi dell’artista che ancora una volta si conferma come perfettamente contestualizzato.

Modern Times rappresenta i tempi moderni sociali, politici ed economici. Non si risparmia dalle scene in cui l’ineluttabile precarietà la fa da padrone. Senza dimenticare note comiche estreme e divertenti.

Chaplin osa e lo fa non solo con discrezione – il film non si esenta neppure da scene che criticano la droga – ma con accuratezza e soprattutto realtà. I rischi del lavoro, i rischi del mestiere. Lavorare per vivere, o vivere per lavorare. Modern Times è un film zingaro che cerca il suo posto nel mondo, criticando e ridicolizzando la situazione lavorativa di quei tempi, tempi moderni ancora oggi.

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