11 Novembre 2019 - 17:03

Netflix: ecco i 5 film e serie tv più criticati sul web

Netflix Social Distance

Netflix: i 5 prodotti tra film e serie tv più criticati sul web che sono stati caricati sulla nota piattaforma di streming

Ormai è risaputo, Netflix è diventato molto abile nella realizzazione e produzione di una fitta gamma di film e serie tv. Non sempre però il pubblico apprezza ciò vede e le critiche talvolta rasentano l’inverosimile. Ma vediamo nel dettaglio quali sono i 5 titoli Netflix più discussi sul web.

1) “Tredici”/”Thirteen Reasons Why”

Una delle serie tv Netflix più famose e più guardate degli ultimi anni è Tredici e racconta la storia di Hannah Baker, una sedicenne americana, che per una serie di problematiche sociali, decide di suicidarsi. Prima però registra su 7 nastri i motivi del suo gesto. Per un totale di 13 lati, ogni lato è dedicato ad un responsabile e ad ognuno viene dedicata una puntata. Il punto di vista che lo spettatore segue è quello di Clay, suo compagno di scuola, nonché ragazzo innamorato di lei.

La serie tv ha davvero rapito il pubblico, diventando virale nel giro di poco di tempo. Ma davvero tutti hanno apprezzato ciò che hanno visto? In realtà no. Molti infatti hanno trovato il tutto molto forzato. Hannah è una ragazza sveglia, intelligente e amata dai genitori, che nonostante la poca attenzione, hanno sempre cercato di darle degli stimoli e dei punti di riferimento. La scelta di farla suicidare, dopo una serie di delusioni sociali è stata analizzata da alcuni psicologi che hanno preso posizione: alla base del suicidio c’è quasi sempre una condizione di depressione che in Hannah non si vede; oppure ci si suicida quando non si ha più niente per cui vivere e Hannah aveva appunto i suoi genitori.

Altra critica è arrivata per la scena del suicidio, realizzata con dovizia di particolari: dall’acquisto delle lamette alla vasca piena di sangue. Insomma troppa crudezza per una semplice critica sociale. In uno speciale dedicato alla serie, gli autori hanno anche spiegato i motivi di questa scelta: volevano proprio mostrare l’orrore di un gesto simile, affinché nessuno lo emulasse. Ma sarà davvero così?

2) Fino all’osso

Fino all’Osso è un Film del 2017 scritto e diretto da Marti Noxon, con protagonista Lily Collins. La protagonista è Ellen, adolescente che a causa di una serie di problematiche familiari, in primis il divorzio dei suoi genitori, sviluppa una grave forma di anoressia. La nuova compagna del padre, con cui vive, cerca di aiutarla, facendola parlare con dei dottori, ma Ellen in un primo momento rifiuterà le cura.

Insomma un film che tratta l’anoressia in modo crudo e diretto che a molti non è piaciuto in quanto la stessa Collins ha sofferto in passato di anoressia. La maggior parte delle critiche hanno trovato inappropriato che sia stato affidato il ruolo di un’anoressica proprio ad un ex anoressica. Tale critica però risulta un po’ fuori luogo se si pensa che per esempio Scarlett Johansson, qualche hanno fa, ha dovuto rinunciare al ruolo di una transgender perché non lo è.

3) Dear White People

Dear White People è una serie tv statunitense del 2017, scritta e diretta da Justin Simien, che è stata criticata senza nemmeno essere uscita. Solo guardando il trailer molti hanno attaccato il prodotto perché si pensava fosse una serie tv per attaccare i bianchi in favore del popolo di colore. Tutte queste critiche sono arrivate perché i protagonisti della serie sono dei ragazzi afroamericani che frequentano un college in cui la maggior parte degli iscritti sono bianchi.

Ogni episodio di Dear White People racconta il punto di vista di un personaggio e lo scopo è quello di mettere in evidenza delle problematico a sfondo razziale, ma senza offendere una popolazione a favore dell’altra.

4) Sense 8

Sense 8 è una delle più belle serie tv Netflix, realizzata dalle ora sorelle Wachowski, che racconta la storia di 8 sconosciuti, provenienti da 8 parti del mondo, che improvvisamente scoprono di essere connessi telepaticamente tra loro. Scoprono di essere una cerchia di sense 8 e grazie a questa interconnessione sono una sorta di tutt’uno super potente.

La critica purtroppo è arrivata in linea con il politically correct, perché nel corso dei 16 episodi, ci sono scene di sesso tra gli otto personaggi che mettono in evidenza questa connessione anche nei momenti di relax. Ecco quindi che molti hanno gridato allo scandalo porno: in realtà non era nelle intenzioni delle registe far passare un simile messaggio. Quelle scene oltre a essere artistiche, erano funzionali alla trama così ben costruita.

5) Il whitewashing su Netflix: Death Note e Iron Fist

Death Note, adattamento cinematografico statunitense del 2017 del noto manga giapponese, è stato diretto da Adam Wingard. Le critiche sono state molte perché uno dei manga più belli e noti, scritto da Tsugumi Ōba e disegnato da Takeshi Obata, è stato americanizzato a partire dal cognome del protagonista che da Yagami è diventato Turner. Si tratta quindi di puro whitewashing, che probabilmente avrebbe dovuto rendere più appetibile il prodotto, ma in realtà ha solo fatto storcere il naso ai più.

Di whitewashing si è parlato anche per la serie tv Iron Fist, ma in questo caso parlarne è stato inappropriato, visto che il protagonista del fumetto Marvel è biondo con gli occhi chiari proprio come l’attore scelto per Netflix.