12 Dicembre 2016 - 16:29

Nobel a Bob Dylan: Patti Smith alla premiazione al posto dell’amico

Nobel

Patti Smith canta al posto di Bob Dylan alla cerimonia dei Nobel

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Del Nobel e di Bob Dylan ne abbiamo già parlato , forse la storia è arrivata ad una conclusione.

Il 10 Dicembre, a Stoccolma, è avvenuta la cerimonia di premiazione per i Nobel del corrente anno. Bob Dylan era assente, come aveva precedentemente annunciato. Al suo posto, a presenziare la cerimonia, è stata l’amica Patti Smith.

Nel discorso letto dall’ambasciatore statunitense a Stoccolma Azita Raji, l’artista ringrazia per il premio ricevuto e si scusa per non essere presente. Dichiara di apprezzare che le canzoni possano essere state finalmente riconosciute come letteratura e ribadisce la sua sorpresa per aver vinto il premio, paragonandolo all’impossibilità di un suo viaggio sulla luna.

In merito al dibattito sorto sul fatto che il premio non sia stato assegnato a uno scrittore ha dichiarato : “Quando Shakespeare ha scritto Amleto probabilmente pensava a quali attori scegliere e dove trovare un teschio. Sono sicuro che l’ultima cosa a cui pensava è: ‘E’ questa letteratura?'”. “Neanch’io ho avuto mai una volta nella vita tempo per pensare se le mie canzoni fossero letteratura“.

Patti Smith, durante la cerimonia, ha cantato  A hard rain’s a-gonna fall, scritta  da Dylan nel 1962, considerata un capolavoro della musica folk e interpretata spesso come monito contro la crisi dei  missili a Cuba e il pericolo nucleare (ipotesi che il cantante, però, ha sempre smentito ritenendola  solo una “dura pioggia” battente) . Durante l’esecuzione l’artista si è interrotta, scusandosi perché emozionata. In merito alla canzone cantata dice : “L’ho scelta perché combina la sua maestria di linguaggio alla Rimbaud con una profonda comprensione delle motivazioni che stanno dietro la sofferenza e la resilienza umana“.

Bob Dylan, probabilmente, ritirerà il premio personalmente in primavera, quando si recherà in Svezia per un concerto, come prevede anche il regolamento dell’Accademia, che permette ai premiati il ritiro dopo sei mesi dalla cerimonia.

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