Nube radioattiva: arriva la conferma della Russia
Nube radioattiva: la Russia conferma l’allarme radioattività 986 volte superiore la norma
In Italia e in alcuni paesi Europei, in autunno, era stata osservata una nube di rutenio-106.
L’agenzia meteorologica statale Roshydromet, ieri, ha reso noti nuovi dati che confermano la presenza di “elevate concentrazioni” di rutenio-106 nell’area.
La fonte della nube radioattiva corrisponde all’impianto di Mayak, nella regione di Chelybinsk.
In Italia e nel resto d’Europa la concentrazione di rutenio-106 è stata minima, molto sotto il livello di rischio.
Il rutenio-106 tende, in un primo momento, a disperdersi nell’aria e in seguito si deposita sul suolo. La sua radioattività può presentare dei pericoli di contaminazione per quanto riguarda i prodotti alimentari che si trovano entro un raggio di circa 20 chilometri dalla sorgente.
In Italia e nei paesi confinanti, infatti, i suoi effetti possono essere considerati trascurabili.
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