22 Novembre 2017 - 09:43

Le Iene e “Il cibo che uccide i bambini di Chernobyl”

le iene

Le Iene ci parlano dell’esplosione del reattore nucleare di Chernobyl che continua a segnare la vita di chi abita in quei luoghi

Nel servizio di ieri sera, le Iene ci hanno parlato della radioattività di Chernobyl. La Russia sta mandando un vero e proprio allarme, perché ammette che la radioattività è 986 volte oltre la norma.

L’inferno ha inizio il 26 aprile del 1986, presso la centrale nucleare V.I. Lenin, situata in Ucraina settentrionale.

Una nuvola di materiale radioattivo fuoriuscì dal reattore e ricadde su vaste aree intorno alla centrale, contaminandole pesantemente e rendendo necessaria l’evacuazione e il reinsediamento in altre zone di circa 336.000 persone.

Nubi radioattive raggiunsero anche l’Europa orientale, la Finlandia e la Scandinavia con livelli di contaminazione via via minori, toccando anche l’Italia, la Francia, la Germania, la Svizzera, l’Austria e i Balcani, fino a porzioni della costa orientale del Nord America.

Le Iene,nel servizio della sera scorsa sottolineano che: “anche in Italia sono arrivati gli elementi radioattivi di Chernobyl, si sono depositati sui nostri campi e sono entrati nel nostro ciclo alimentare provocando un aumento dei malati di tiroide che ancora oggi sono sei milioni.”

Eppure, ci troviamo a 2.000 km dal luogo del disastro. Il servizio infatti, si sviluppa proprio su questo ragionamento.

“Avete idea di cosa significhi aver vissuto dall’86 ad oggi così vicino alla vecchia centrale?!

Il primo “intervistato” è un bambino di due anni che si chiama Vladik, il quale vive in una zona considerata NON contaminata. Il piccolo ha un tumore, più precisamente un neuroblastoma, diagnosticatogli quando aveva solo 7 mesi.

Qui in Ucraina, non fanno interventi per questo tipo di tumore” spiega la madre di Vladik durante l’intervista e continua dicendo “Per questo abbiamo mandato i documenti in Turchia e ci hanno risposto che prima di eseguire l’operazione servono delle analisi. Ma solo la visita costa 8.800 dollari“.

Di bambini malati, senza la possibilità di essere curati per i costi troppo alti, ce ne sono moltissimi. L’incidenza di questo tipo di tumore, dopo il 1986, è aumentata ed i medici sostengono che una delle cause possa essere proprio la contaminazione del suolo da parte degli isotopi radioattivi liberati dall’incidente nucleare.

Uno degli scienziati intervistati dalle Iene, afferma che “Nel corpo dei bambini che abitano in questi posti, abbiamo trovato grandi quantità di cesio e stronzio. In particolare il cesio viene assunto tramite gli alimenti.”

Insomma, i bambini stanno continuando ad ammalarsi perchè mangiano cibo radioattivo!

Lo scienziato bielorusso continua dicendo che Il cibo qui è contaminato, perchè cresce in un territorio contaminato ed i più vulnerabili sono proprio bambini e adolescenti.

Più dell’80% dei bambini, in questi posti, ha problemi di cuore e il 40% soffre di disfunzioni della tiroide. La situazione è così tanto grave da arrivare a dire che, tra una decina di anni, questi ragazzi avranno ormai sviluppato malattie invalidanti o moriranno. Mangiare cibo non contaminato è quasi impossibile: nel servizio infatti, la iena Alice Martinelli, acquista dei funghi e li sottopone ad un’analisi radioattiva. I risultati sono quasi scontati: tutti i funghi acquistati, seppur da contadini diversi, superano il limite tollerato per la radioattività.

Il medico del laboratorio afferma: “Le persone che mangeranno questi funghi non vivranno a lungo!

Le scuole

Una situazione molto grave che ovviamente non risparmia nemmeno le scuole; in questo caso, i bambini, mangiano soltanto un po’ di riso e insalata, come dice uno di loro alla Iena Alice Martinelli. Il futuro di questi bambini costa appena 0,60 cent. al giorno ma di loro non si occupa “nessuno” (e con nessuno, si intendono gli organi di governo perché purtroppo genitori, amici, maestre.. non bastano.) .

Nel 2015 infatti le autorità statali impegnate a deviare risorse verso la guerra del Donbass hanno azzerato i pochi sussidi che passavano a queste popolazioni.

Molte scuole sono ormai allo stremo. Per gli alunni la mensa scolastica rappresenterebbe l’unico momento in cui ricevere cibo non contaminato e vari presidi intervistati durante il servizio non si rassegnano al fatto che la vita di questi bambini sia compromessa per sempre.

Il vero problema è che nella zona in cui si è verificato l’incidente di Cernobyl, c’erano tante fattorie e dichiarare il terreno contaminato, come ci spiega la Iena Alice, avrebbe significato sterminare migliaia di capi.

Così a rimetterci sono stati gli abitanti, che senza mezzi per andarsene sono rimasti a vivere in una zona pericolosa senza nessun tipo di aiuto.

Ma, per fortuna, in una delle scuole in cui le Iene si sono recate, gli alunni ora possono mangiare cibo non contaminato grazie ad un’associazione italiana che si chiama “Mondo in cammino”. Con 0,60cent al giorno garantisce un pasto “pulito” a ciascuno dei ragazzi!

Le iene lanciano un appello: se anche voi volete aiutare questi bambini a crescere mangiando cibo sano, andate sulla pagina Facebook di “Mondo in cammino” oppure visitate il sito www.mondoincammino.org

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