7 Gennaio 2018 - 11:52

Nutshell Travel: il giro del mondo in coppia fra storie e fotografie

Nutshell Travel

Nutshell Travel: il giro del mondo in coppia fra storie e fotografie

Anna e Matteo non sono solo due ragazzi italiani come tanti; sono due viaggiatori, due avventurieri, due cuori impavidi che hanno scelto di trasformare i loro sogni in realtà; è ci stanno riuscendo.

Questa è la loro storia.

Ciao ragazzi, è un onore avervi come nostri ospiti; presentatevi ai nostri lettori.

Ciao a tutti; siamo Anna e Matteo, 26 e 27 anni, entrambi nati e cresciuti a Torino, in Piemonte.

Siamo persone comuni, persone come voi; persone che hanno tanti sogni nel cassetto e la voglia di realizzarli tutti.

Dopo la scuola abbiamo sempre dedicato il nostro tempo a lavori saltuari ricavando dello spazio per le nostre passioni: fotografia, scrittura e viaggi; questi tre punti in comune hanno dato vita al nostro nuovo progetto: Nutshell Travel – Il giro del mondo senza aerei a caccia di storie da raccontare.

Lo scorso settembre siete partiti per un viaggio “solo andata” alla scoperta del mondo, armati di due zaini, due macchine fotografiche, e tanta voglia di avventura; com’è ha avuto inizio tuttoquesto?

Un inizio vero e proprio non c’è mai stato, ma è cresciuto con il tempo e con noi!

Tutto ha avuto inizio nell’istante in cui ci siamo conosciuti, ormai più di 5 anni fa; eravamo giovani, ma la passione per i viaggi era già presente e forte in noi.

Iniziammo con brevi fughe in Europa: il tour in vespa Torino-Valencia, o le gite a mare e in montagna, ogni qualvolta era possibile; sentivamo una fiamma dentro di noi, una fiamma che si alimentava giorno dopo giorno, fino a quando nel 2014, dopo la scadenza di un lavoro e con pochi risparmi da parte, grazie all’appoggio di un’associazione di adozioni a distanza decidemmo di partire per la nostra prima vera avventura: l’India.

Passammo un paio di mesi all’interno di quel magnifico paese, e a tutt’oggi non abbiamo trovato ancora un luogo che racchiuda tutte quelle emozioni in contrasto tra di loro.

Agli inizi fu davvero dura, una cultura totalmente differente dalla nostra, dove il caos, gli odori forti, e la povertà assoluta dilagano.

Il paese dei contrasti.

Ci mettemmo un po’ ad ambientarci; ma da li in poi, la fiamma che avevamo dentro diventò un focolaio vero e proprio.

Tornammo così dall’india con mille Idee nella testa, e lavorammo sodo un anno intero, nel campo della ristorazione, per guadagnare più soldi possibili e partire alla volta dell’Australia; un posto che ha lasciato un segno indelebile nel nostro percorso di crescita.

Vivemmo un anno all’interno di un Van,un vero e proprio furgoncino, lavorando nelle farm, senza mai fermarci nelle grandi città ma solamente nel Country side.

Mettemmo abbastanza soldi da parte per ripartire verso il Sud Est Asiatico: Vietnam, Laos e Thailandia; quell’ennesima esperienza ci aveva cambiato nuovamente, ma non ne eravamo ancora consapevoli.

Dopo qualche tempo trascorso nuovamente a Torino, in cui eravamo le nostre vite sembravano essere divenute lavoro e casa, casa e lavoro, ci accorgemmo che tutto era rimasto come prima, ma noi no; ormai c’era un incendio dentro di noi, una voglia infrenabile di ripartire.

Per poterci finanziare la partenza, abbiamo lavorato per un anno, svolgendo anche 3 lavori contemporaneamente, di giorno, di sera e perfino nei week-end, e diminuendo drasticamente le uscite serali e tutte le spese superflue.

Vivere viaggiando non è un’impresa così facile; come riuscirete a finanziare il vostro viaggio?

Questa è una domanda che ci siamo sempre posti anche noi.

Prima di partire cercavamo articoli in lungo e in largo su come sostenerci e su quanto effettivamente può costare uno stile di vita del genere, trovando però sempre scarse risposte.

Per sovvenzionarci abbiamo risparmiato i soldi per 3 anni.

Dopo aver fatto due calcoli, abbiamo preventivato una somma di circa 15 euro al giorno a testa, comprensiva di visto, cibo, pernottamento, spostamenti ed extra, che dovrebbe bastarci per coprire il nostro viaggio per un anno circa; nel frattempo, attuiamo la Sharing Economy con la possibilità di risparmiare e ammortizzare le spese del viaggio grazie a piattaforme come Couchsurfing, che oltre a farti conoscere persone del posto ti permette di essere anche ospitato gratuitamente, e WorkAway, un sito di annunci di lavoro dove, in cambio di forza lavoro, ricevi vitto e alloggio.

Questo ci permette di guadagnare giorni di viaggio.

Per spostarci, dato che il nostro viaggio è via terra, utilizziamo solo ed esclusivamente i mezzi locali nelle classi più basse, e, ove possibile, anche l’autostop.

Un altro modo per mantenere questo stile di vita economico è anche ricercare dei lavori pagati nei luoghi che visitiamo, ovviamente dove possibile.

Abbiamo l’idea di ritornare in Australia per svolgere il secondo anno con il Working Holiday Visa con l’intento di finanziare la seconda parte del viaggio.

In quali Paesi siete già stati, dove siete ora e quali sono i vostri progetti futuri?

In questo giro del mondo senza aerei, partendo da Torino abbiamo visitato: Polonia, Lettonia, Russia, Mongolia, Cina e Vietnam, dove attualmente ci troviamo.

Il nostro intento è quello di rimanere in Asia fino al prossimo Agosto, per poi raggiungere via mare l’Australia, per una pausa-lavoro.

Dall’Australia vorremmo continuare il viaggio via mare grazie ad un Cargo in direzione Canada o USA, ma dipenderà tutto dalle tratte che troveremo.

Da lì ci piacerebbe raggiungere l’Alaska per poi percorrere la Panamericana, la famosa rotta che porta dall’Alaska fino alla Patagonia.

Da lì concludere la tratta via mare con l’Africa, continente che ci sta molto a cuore, ma non sappiamo ancora quali paesi potremo attraversare e quali no dato che le circostanze di sicurezza cambiano di continuo.

Questa comunque è da intendersi solo come linea guida dato che i piani possono cambiare di continuo.

Com’è cambiata la vostra vita da quando siete in viaggio?

In questi 5 mesi è cambiata notevolmente.

Ci siamo accorti di viaggiare con occhi completamente diversi rispetto ad un paio di anni fa, racchiudendo molti più principi e progetti e, man mano che andiamo avanti, tutto ciò aumenta e alimenta il nostro cambiamento.

Quali sono le difficoltà che affrontate quotidianamente nel vostro viaggio “insieme” in giro per il mondo?

Difficoltà vere e proprie fortunatamente ancora non le abbiamo incontrate.

Siamo una coppia dove 24 ore su 24 ci mettiamo a nudo, emozionalmente parlando.

Abbiamo dalla nostra il fattore di essere molto simili, con le stesse idee e gli stessi principi, e sicuramente questo fattore aiuta moltissimo.

E cresciamo insieme giorno dopo giorno, anche grazie a questo tipo di viaggio che ci permette di aiutarci e completarci in tutti i sensi.

Ed ora un po’ di romanticismo: quando avete capito che le vostre “vite” erano destinate ad essere vissute insieme?

Credo che non si possa dire con esattezza quale sia stato il momento in cui lo abbiamo capito. Dopo il ritorno dall’Australia abbiamo passato un periodo molto intenso composto da lavoro su noi stessi e sulla nostra autostima, e purtroppo da perdite che hanno lasciato un segno indelebile.

Ma forse, proprio queste difficoltà ci hanno legato maggiormente, creando un collante tra di noi; un collante composto da fiducia reciproca e non vergogna nel manifestare le emozioni l’uno all’altro, facendoci capire quanto il tempo sia prezioso.

Cosa consigliereste a chi desidera intraprendere la vostra stessa avventura?

Consigliamo di osare, nulla è certo quindi tentar non nuoce.

Se uno si sente stretto in quello che fa, e questo vale per tutto e non solo per chi decide di intraprendere un viaggio, dovrebbe stravolgere la propria vita.

A parere nostro, nella vita bisogna fare ciò che ci piace, bisogna dare retta alle vocine che abbiamo dentro, bisogna accettare le paure e saperle affrontare.

Crediamo molto nella legge dell’attrazione e di quanto la positività incida nel corso degli eventi: se credi fortemente in qualcosa prima o poi riuscirai ad ottenerla; ci vorranno sacrifici  e determinazione, ma questi sforzi, presto o tardi, verranno  ripagati, ve lo possiamo assicurare.

A noi fa più paura cadere nella routine e nei suoi meccanismi, che incatenano i pensieri in false certezze.

Non ci spaventa invece un futuro incerto che ci permette di concentrarci nel presente, proprio quel presente dove avvengono le esperienze più straordinarie e significative.

Non ci sentiamo di dirvi però di abbandonare tutto dal giorno alla notte, ma vi consigliamo di porvi una domanda: siete davvero felici nella vostra quotidianità?

Quali sono i vostri sogni nel cassetto?

Di sogni nel cassetto ne abbiamo molti!

Sono i sogni che stimolano la creatività, sono il motore per andare avanti, per dare maggiore significato alla vita.

Per ora il più grande sogno è quello che stiamo vivendo: il giro del mondo; e preferiamo concentrarci su questo.

Un altro sogno, che si collega a questo, è quello di poter lavorare per qualche rivista, Matteo come fotografo documentarista e Anna come web-writer.

Siamo una coppia che si divide il lavoro completandosi anche sotto questo aspetto.

Un altro sogno futuro è quello di creare una famiglia, magari in un ambiente a contatto con la natura, dedicando il nostro tempo per lavorare per noi stessi e allo stesso tempo continuare a ritagliarci periodi dediti al viaggio.

Cosa c’è alla base del vostro progetto?

Siamo molto curiosi ed evidentemente questa curiosità ci porta a ricercare storie, storie autentiche e vere di posto in posto.

Il nostro non è solamente un giro del mondo basato sul visitare e basta; il nostro progetto è basato sulle esperienze.

Vogliamo scoprire e immergerci nelle culture; siamo attratti da tutto ciò che è subcultura e borderline.

Un lavoro antropologico dove vorremmo ampliare la nostra mentalità, originalmente occidentale, accogliendo più stili di vita differenti, sfaccettature emozionali contrastanti e realtà dure e crude ancora esistenti. Le persone sono il contatto diretto, e  hanno sempre qualcosa da raccontare; cosa c’è di meglio per farlo se non documentando e fotografando?

In che modo i nostri lettori possono contattarvi e seguire le vostre avventure?

Per chiunque volesse informazioni, consigli, o anche solo scambiare una chiacchierata per trovare ispirazione, mettiamo a disposizione la nostra casella postale collegata al nostro blog, dove raccontiamo le nostre esperienze e racchiudiamo i nostri progetti.

Inoltre siamo presenti sulla Facebook, Instagram e Youtube.

 

E se anche voi amate viaggiare e volete condividere le vostre esperienze di viaggio, esporre dubbi, o semplicemente trovare l’ispirazione, seguiteci su Facebook e su Youtubee unitevi al nostro gruppo Anime in viaggio

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A cura di Annalisa Galloni

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