18 Luglio 2018 - 12:08

Onu e Oms contro zucchero, grassi e sale: nel mirino anche eccellenze italiane

onu

Per la lotta ai tumori ed alle malattie cardiovascolari, Onu e Oms propongono sanzioni su cibi grassi e salati. A rischio anche il Parmigiano Reggiano

Fino a poco tempo fa, la dieta mediterranea era la più salutare al mondo. Il paragone con la dieta americana non ha retto e qui, in Italia, il tasso di malattie cardiovascolare e obesità è comunque più basso che in altri paesi. Adesso Onu e Oms hanno cambiato idea. Con lo scopo di diminuire le percentuali di malattie non trasmissibili entro il 2030, i due organi hanno deciso di proporre sanzioni sui prodotti con maggiori quantità di sale, grassi e zuccheri. Hanno deciso, quindi, di equiparare questi cibi ad alcol e fumo, già da tempo (giustamente) tassati.

Il problema sorge nel momento in cui queste avvertenze e tassazioni potrebbero intaccare anche le eccellenze italiane, osannate da anni in tutto il mondo. Stiamo parlando, ad esempio, del Parmigiano Reggiano, il più imitato ma anche il più esportato, dei vini italiani, dell’olio evo, del prosciutto di Parma. Tutti questi prodotti potrebbero essere considerati pericolosi, tassati e bollati con immagini simili a quelle sulle sigarette, per scoraggiarne il consumo.

In altri paesi, un metodo simile esiste già. I cibi con il bollino verde sono quelli a più basso contenuto calorico (incluse bibite light con dolcificanti artificiali, poco caloriche ma non certo salutari). Mentre con il bollino rosso prodotti delle eccellenze italiane, riconosciuti per le loro proprietà ma che non rispettano canoni prestabiliti.

Il prossimo 27 settembre avrà luogo il D-Day, un’intera giornata in cui i membri di Onu e Oms, insieme ai leader dei paesi sovrani, discuteranno sull’argomento. Inutile dire, le aziende italiane sono preoccupate. Gli export miliardari del 2017 potrebbero scemare in maniera consistente, le spese per le famiglie potrebbero lievitare di parecchie centinaia di euro e le piccole e medie imprese potrebbero chiudere i battenti.

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